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Il Messaggero

Marco Carta, il nuovo singolo "Una foto di me e di te"

Il 29 ottobre è uscito il nuovo singolo di Marco Carta, Una foto di me e di te. Un brano personalissimo, come si evince chiaramente dalla cover scelta da Marco (“Sì, sono io quella piccola peste” scherza ai nostri microfoni) e dal testo della canzone, una lettera aperta al padre che non ha mai potuto conoscere.

Non è un caso che, prima di lanciare il singolo, ospite nel salotto di Domenica Live, Carta abbia fatto coming out in diretta, rivelando di essere innamorato e felice.

Un vero e proprio turning point per l’ex vincitore di Amici e del Festival di Sanremo (nel 2009 con La forza mia), che nel 2017 aveva rilasciato l’album Tieniti Forte e che si prepara a un nuovo lavoro, forte però di percorso personale da cui esce rafforzato non solo l’essere umano, ma anche l’artista.

"Mi sento libero"

“Questa canzone è nata un po’ di tempo fa. Avevo l’idea di raccontarmi un po’ più a fondo. Non mi sono svegliato una mattina pensando di fare coming out. – ci racconta Marco – L’avrei fatto anche due anni fa, ma ci sono dei processi mentali che richiedono tempo, bisogna essere pronti. Non perché sia una notizia, anzi voglio che sia normalità. Ma è una notizia per me. Forse sono stato egoista, perché voglio che sia una bella cosa. La gente dirà ‘Chi se ne frega’. Be’, a me frega. Ora mi sento libero, anche se non ho fatto niente di che. In qualche modo però mi sento diverso, come se non dovessi dare risposte. Tutto è normale e bellissimo”.

"Mio padre? L'ho detestato a lungo, ma alla fine ho perdonato"

Eppure, scavare a fondo dentro di sé non deve essere stato facile. Così come rivolgersi al padre, una figura che da sempre ha condizionato la vita di Marco, nella sua totale assenza.

“Per quanto possa maturare ci sarà sempre un po’ di rabbia. – rivela Marco – Ora sono felice di essermi liberato di un peso gigante, però ricordo quando mio padre mi ha lasciato. Non sono arrabbiato per quello. L’ho detestato per tanto tempo, ma dentro di me so che lo avrei perdonato. Anche 100 volte. Ho sempre avuto un debole per lui anche se non l’ho mai conosciuto. Per me era un mito. Sono riuscito a perdonarlo perché era molto giovane e penso che abbia avuto i suoi problemi e i suoi motivi, forse ingiusti. In quel momento però per lui magari erano giusti”.

"Non rinnego il passato, mi ha dato tantissimo"

Le due figure maschili nella vita di Marco, il padre e il compagno, diventano così due facce della stessa medaglia (“Lo ying e lo yang” sentenzia Marco), che si legano e sovrappongono all’interno del brano.

Per Carta è indubbiamente un nuovo inizio, ma il cantante ci tiene a ricordare anche il passato, che del resto lo ha condotto fino a qui.

“A livello professionale e umano questo lavoro mi ha dato tantissimo. – commenta – Se non avessi fatto tutto ciò che ho fatto non sarei qui oggi. Compresi gli sbagli. A 20 anni alla fine possono essere in parte giustificati”.