Uno dei titoli più interessanti degli ultimi mesi è Trapped, serie tv islandese che è considerata la rivelazione dell’anno appena trascorso: ideata e diretta da Baltasar Kormákur, è arricchita dalle colonne sonore di Jóhann Jóhannsson, candidato all’Oscar e vincitore di un Golden Globe per ‘La teoria del tutto’.

La prima serie tv originale Netflix di produzione danese ci trasporta in un mondo post-apocalittico, reso quasi deserto da una pandemia che ha sterminato gran parte della popolazione umana. Due gemelli danesi decidono di lasciare il loro bunker per rendersi conto di cosa sia rimasto del mondo che conoscevano: si uniranno ad un gruppo di sopravvissuti che attraverseranno la Scandinavia ormai deserta, facendo i conti nel bene e nel male- con la libertà data dalla mancanza di una società funzionante.

E’ un vero e proprio fenomeno fra i giovanissimi: Skam, serie tv norvegese ancora inedita in Italia, è però molto conosciuta fra i ragazzi grazie allo streaming e viaggia principalmente sui social, che sono parte integrante della narrazione. La storia è semplice e segue le vicissitudini di un gruppo di liceali di Oslo, in particolare dei protagonisti Isak e Evan e del loro gruppo di amici. La storia continua anche sui loro profili social, con cui il pubblico è chiamato ad interagire.

Tratta dai romanzi dell’acclamata autrice svedese Asa Larsson, la serie racconta il ritorno a casa di Rebecka, brillante avvocato, decisa a risolvere il mistero della morte di una sua amica d’infanzia e a confrontarsi con i traumi del suo passato. Anche qui non manca la suspance e spesso la protagonista verrà coinvolta in situazioni al limite della sopravvivenza: sconsigliata ai deboli di cuore.