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Il Messaggero

La "festa infinita" di Jovanotti

Una festa infinita. Così Jovanotti descrive il Jova Beach Party, presentato il 6 dicembre in conferenza stampa con un lungo preambolo e tantissime immagini.

Lo sbarco sulla Luna, per iniziare. Ma anche Woodstock. Due eventi del 1969 che l’anno prossimo compiranno, dunque, 50 anni. E poi ancora una celebrazione degli etruschi, “un popolo che amava vivere e odiava la guerra”, commenta il cantautore un po’ in versione Giacobbo, mostrando alla fine anche un’immagine della Terra, il nostro pianeta.

Una premessa necessaria per presentare l’estate di Jovanotti del 2019, un’estate all’insegna della festa per essere precisi. 15 date in 15 spiagge, in cui l’artista porterà un vero e proprio villaggio, in cui sarà possibile giocare, fare sport, stare con le proprie famiglie e rilassarsi. Dalle 16 inizia invece il dj set: il protagonista sarà sempre Jovanotti, ma gli ospiti saranno tantissimi e la line up ricchissima, anche se ancora da definire.

La scaletta

“La scaletta sarà quella di un dj – spiega Jova – in senso ampio, ovviamente. Ci saranno canzoni svelte e canzoni lente. Farò pezzi miei, ma anche pezzi di altri. Non nel senso che farò cover, metterò semplicemente dei dischi. Quindi ci sarà spazio per la disco, per la trap e per la house”.

"Il dj è il lavoro che so fare meglio"

“Il dj – continua ancora Jovanotti – è il lavoro che so fare meglio. Nella mia carriera l’ho declinato poi in tanti modi. Ho iniziato a scrivere canzoni e mi sono innamorato del songwriting, ma in un secondo momento. Il mio obiettivo è sempre stato quello di arrivare al pubblico”.

Il pubblico

“Il pubblico gioca un ruolo fondamentale, non solo in quanto committente dell’opera, ma in quanto parte stessa dello spettacolo. – chiosa l’artista – Il pubblico dei miei concerti guarda lo spettacolo e guarda allo stesso tempo se stesso. Questa è la novità. Portiamola all’estremo, facciamoli impazzire tutti”.