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Il Messaggero

Isola del silenzio, perché si chiama così l’atollo del lago d’Orta

Se ritenete il mare troppo confusionario per trascorrervi le vacanze, ma non volete rinunciare ad un tuffo, allora il lago d’Orta può essere la giusta soluzione: il borghetto del Novarese è inserito tra i più belli d’Italia mentre l’isola di San Giulio al centro vi regalerà silenzio e quiete.

D’altronde è conosciuta proprio come Isola del Silenzio perché abitata da meno di 100 abitanti, 70 dei quali monache di clausura immerse nello studio dei testi sacri e nella preghiera.

Isola del silenzio, perché si chiama così l’atollo del lago d’Orta

Leggenda vuole che due fratelli religiosi, Giulio e Giuliano, ottennero il permesso da Teodosio di girare per l’Italia al fine di convertire la popolazione pagana al Cristianesimo e edificare 100 chiese.

L’ultima vollero costruirla su quell’isolotto così suggestivo, abitato però da rettili e un drago che non lasciavano scampo ad anima viva. Con l’aiuto della preghiera, il mantello di Giulio divenne di pietra e dunque resistente agli attacchi dei serpenti e del drago che sconfisse.

Isola del silenzio, perché si chiama così l’atollo del lago d’Orta

Ancor più interessante la curiosità legata al nomignolo dell’Isola del lago d’Orta: la strada ad anello che costeggia l’isolotto, è disseminata di cartelli – tradotti in diverse lingue – che riportano massime scritte da Madre Anna Maria Canopi, la badessa dell’atollo.

Isola del silenzio, perché si chiama così l’atollo del lago d’Orta

Se si attraversa l’isola in un verso gli aforismi parleranno e ispireranno al silenzio, al contrario invece ci inviteranno alla meditazione profonda.

 

Per questo motivo la via principale si chiama sia ‘via del silenzio’ che ‘via della meditazione’ e, vista l’atmosfera sospesa che si respira sull’isola del lago d’Orta, i turisti che intraprendono questo doppio percorso si adegueranno all’uno e all’altro nome.