I Musei Vaticani permettono di essere catapultati in più di un viaggio unico anche se al loro interno c’è un corridoio nel quale si susseguono chilometri e chilometri di coste, montagne e città, con la possibilità di girare in un lampo per tutta l’Italia, con tanto di avvolgente esperienza in mezzo a dettagli sorprendenti e avviluppanti colori.

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Stiamo parlando della Galleria delle Carte Geografiche dei Musei Vaticani: un corridoio monumentale lungo 120 metri, nel quale è racchiusa l’Italia intera, in un solo sguardo. Ogni passo equivale a un salto geografico, dalle Alpi alla Sicilia, senza mai uscire dalle mura del museo.

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Realizzata tra il 1580 e il 1585, la galleria fu un progetto ambizioso voluto da papa Gregorio XIII. I 40 affreschi raffigurano le carte geografiche delle regioni italiane secondo la cartografia rinascimentale (risalente dunque a oltre 4 secoli fa)…

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Nonostante siano documenti cartografici tanto antichi, la loro precisione è in certi casi davvero stupefacente. Le coste, i rilievi e le città sono delineati con un’attenzione maniacale. Anche perché i cartografi dell’epoca non avevano né droni né aerei: il loro “satellite” era l’ingegno, unito a secoli di osservazioni e rilievi a piedi e via mare.

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Passeggiare nella Galleria delle Carte Geografiche è come sfogliare un atlante a dimensioni super. Oltre al loro immenso valore artistico, questi affreschi raccontano il modo in cui l’Italia veniva immaginata e rappresentata, rivelando dettagli che ancora oggi stupiscono storici e viaggiatori.

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