Nonostante il fortissimo ritardo, a Domenica In Renato Zero ha lasciato la sua impronta durante l’intervista con Mara Venier nella puntata del 25 novembre

Foto@Kikapress

L’artista ha dapprima giocato con la giornata contro la violenza sulle donne poi si è fatto più serio e ha lanciato un appello in diretta:

“Le donne sono importanti per tutta la società: basti pensare che sono loro a partorire, se lo facessero gli uomini sarebbe un disastro. Non basta dire ‘No alla violenza’, non si devono mai sottovalutare le denunce e le richieste d’aiuto”.

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Il sorcino ha anche confessato di aver subito delle aggressioni da giovane quando usciva vestito in maniera piuttosto bizzarra e che seppe rispondere alle umiliazioni non con l’odio, bensì con la parola:

“Devo dire che questo atteggiamento nella borgata mi fruttò non solo la comprensione dei ragazzi di periferia, ma anche i primi Sorcini”.

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A proposito dei look eccentrici che hanno permesso a Zero di emergere, definire la propria identità artistica e essere amato almeno da due generazioni, il cantante a Domenica In ha svelato che una volta il suo produttore ha tentato di trasformarlo in un altro personaggio apprezzatissimo dal grande pubblico: “Mi volevano far diventare un altro Gianni Morandi”. “E tu?” ha chiesto Mara con curiosità.

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La risposta è stata epica: “Io ho tirato fori tutte le piume de struzzo che c’avevo”.

I complimenti per la venuta a Domenica In di Renato Zero non si contano più: “Grazie Mara per averci fatto vedere Renato. mi mancava ed è sempre un piacere ascoltarlo anche se ormai lo seguo da tutta la vita e so tutto di lui. Grazie”

E ancora: “Dopo sta puntata chi se ne frega dello share cioè gli ultimi 30 minuti sono storia della televisione: Renato Zero non si discute, si ama #domenicain”

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