Grasso sintetizza così la vicenda: “Pamela Prati è ludopatica, un’agenzia ha sfruttato questa sua debolezza, consigliandole partecipazioni televisive per ricavare qualche soldo”.
Ma l’autorevole giornalista va oltre e definisce il caso come “una miscela esplosiva di due momenti molto importanti”.
Il primo riguarda il web e “cioè la creazione di false identità e false verità anche” che ha trovato la sua apoteosi con l’invenzione di Mark Caltagirone.
(foto: Kikapress)