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Il Messaggero

Cascate di Chia, nascoste nel cuore della Tuscia

Poco distante da Viterbo, nel borgo etrusco di Chia è possibile ammirare le cascate omonime, conosciute anche come cascate di Fosso Castello perché formatesi naturalmente dal torrente Castello. Le cascate sono immerse nel verde e si raggiungono lasciando l’auto in una sosta adibita a parcheggio lungo l’uscita della superstrada Soriano/Chia.

Cascate di Chia, nascoste nel cuore della Tuscia

Questa meta non è ancora inflazionata come le più famose cascate delle Marmore in Umbria, tuttavia il valore storico e estetico è indubbio tanto che Pier Paolo Pasolini scelse questa suggestiva location come ambientazione de ‘Il vangelo secondo Matteo’ nella scena del battesimo di Gesù.

Cascate di Chia, nascoste nel cuore della Tuscia

A proposito del compianto cineasta, il cognome di Pier Paolo indica anche una torre al termine del percorso a bordo torrente: dopo una bella passeggiata, immersi nel verde della natura, con lo scrosciare delle cascate in sottofondo e la luce che penetra dall’alto tra il folto fogliame, si giunge alla Torre di Chia del Castello Pasolini, risalente al 1250 circa e alta 42 mt.

Cascate di Chia, nascoste nel cuore della Tuscia

Lungo il tragitto, è possibile scorgere tra le rocce alcune piccole grotte utilizzate in antichità dagli Etruschi, che abitavano la zona: scavate nella roccia vulcanica queste caverne erano adibite ad altari che i sacerdoti del tempo usavano per venerare e rendere grazie ai propri dei.

Nel Medioevo l’importanza del fiume sull’economia della zona era particolarmente massiccia: l’acqua del Fosso Castello veniva infatti impiegata da due mulini, uno per l’olio e l’altro per il grano, in funzione fino agli anni ’50.

Insomma, non è uno dei percorsi più battuti della Tuscia, ma la bellezza delle Cascate di Chia vi sorprenderà lasciandovi a bocca aperta.