Bocca della verità, è questo il tombino più bello di Roma: la vera storia del monumento leggendario che smaschera i bugiardi
Andiamo alla scoperta di uno dei monumenti più famosi di Roma… non è una statua, non è un edificio, non è un arco né una fontana: è un tombino particolare nel quale ogni giorno centinaia di turisti fanno la fila per infilarci la mano. Stiamo parlando ovviamente della Bocca della Verità! Ma conoscete la sua vera storia? Scopriamola insieme!
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Il tombino più bello di Roma… con millenni di storia
Partiamo da un fatto: la Bocca della Verità è un tombino. Risale a oltre 2.500 anni fa, quando Roma era ancora governata dai re. Serviva a coprire uno degli sbocchi della Cloaca Maxima, l’antico sistema fognario della città. Originariamente si trovava lì, sdraiato orizzontalmente nella zona del Velabro, vicino al Tevere, e secondo gli storici rappresenta una divinità marina…
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Una faccia piena di misteri (e dettagli curiosi)
Guardiamola bene: la Bocca della Verità non è solo un faccione con la bocca aperta. Intorno ci sono due chele, uno scarabeo, teste di lupo… e – tenetevi forte – pure due scroti umani. Un insieme di simboli che probabilmente avevano un significato sacro o protettivo. Insomma, nell’antica Roma anche i tombini erano roba seria!
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La Bocca della Verità taglia le mani ai bugiardi? La leggenda nasce nel Medioevo
Il nome “Bocca della Verità” compare solo nel Medioevo. E in questo periodo che nasce la leggenda che l’ha resa famosa in tutta il mondo: se metti la mano nella bocca e dici una bugia, zac! la perdi. Qualcuno narra addirittura che all’epoca dietro ci fosse un boia pronto ad azionare la ghigliottina. Ovviamente sono tutte fantasie, ma ammettiamolo: sono parte della sua poesia. E poi… come dimenticare la scena di “Vacanze romane” con Audrey Hepburn?
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Dal Velabro alla chiesa, oggi è la Bocca della Verità una star (dei selfie)
Nel 1632 Papa Urbano VIII decise di spostare la Bocca della Verità sotto il portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin, dove la vediamo oggi. Da allora è diventata una vera attrazione. Un tempo inghiottiva le acque piovane, oggi… le mani dei turisti. E pure qualche dito tremante di chi ha qualcosa da nascondere e che forse non sa che in realtà lo sta infilando in un tombino!
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