Anche quest’anno, come da tradizione, il 15 agosto ore 9 via Giovanni Conti a Roma si trasforma in un set a cielo aperto per tutti gli appassionati di Un sacco bello, il film d’esordio di Carlo Verdone del 1980. L’appuntamento, ormai diventato un vero e proprio pellegrinaggio, è al celebre “Palo della Morte”, il punto esatto dove Enzo — iconico personaggio interpretato da Verdone — dava appuntamento all’amico Sergio per partire verso la Polonia.
L’idea di celebrare la scena è di Gianluca Bonetti, creatore della community I colossi della commedia. Dal 2015, ogni Ferragosto, decine di fan si radunano alle 9 del mattino davanti alla targa gialla con la scritta “Pericolo di morte”, a Vigne Nuove, quartiere di Montesacro.
La tabella di marcia, proprio come nel film, è sempre la stessa: Roma, Vardechiana, Borzano, Cracovia. E, come recita la battuta cult di Enzo, “dormimo ‘n par d’ore, cor fresco se rimettemo ‘n maghina”.
Il luogo è lo stesso reso celebre dalla scena in cui Enzo — occhiali a specchio, Fiat Dino Spider, sportellini “smoke” e “drink” — cerca di convincere Sergio (interpretato dal compianto Renato Scarpa) a partire, mentre prepara biro, calze di nylon e un entusiasmo travolgente per “un viaggio che nun se scorda più”.
La frase “Ciao, sono Enzo… non Renzo. Enzo” è diventata un mantra per i partecipanti, che tra selfie e ricostruzioni fedeli mantengono viva una delle pagine più amate della commedia italiana.
Un appuntamento “benedetto” da Verdone
Negli anni, lo stesso Carlo Verdone ha espresso affetto per questa tradizione, tornando anche sul posto in occasione del quarantennale del film. Un segno che il “Palo della Morte” non è solo un punto geografico, ma un simbolo condiviso da chi considera Un sacco bello un patrimonio culturale e popolare.
Ferragosto a Roma, quindi, non è solo caldo e vacanze: per molti, è l’occasione per fare un tuffo nella memoria collettiva, tra citazioni, risate e un “viaggio in Polonia” che, nella finzione come nella realtà, resta… un sacco bello.




