Dakota Fanning in ‘Vicious’: «Immergersi in se stessi è la cosa più spaventosa»

Dal 10 ottobre su Paramount+ è disponibile Vicious, film horror con Dakota Fanning nei panni di Polly.
Nel film, la protagonista riceve inaspettatamente una misteriosa scatola con un rituale inquietante da compiere: inserire al suo interno qualcosa di cui ha bisogno, qualcosa che odia e qualcosa che ama. Quello che sembra un gioco si trasforma presto in un incubo ad occhi aperti, in cui realtà e memoria si confondono e la protagonista è costretta a fare scelte impossibili per non essere divorata dall’oscurità dentro e fuori di lei. Scritto e diretto da Bryan Bertino, il film è prodotto da Richard Suckle p.g.a. e Bryan Bertino, con i produttori esecutivi Melinda Whitaker e Shane Boucher.

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«Non avevo mai fatto prima qualcosa di simile: un puro film horror. Ed ero entusiasta di esplorare quel genere. – ci dice Dakota Fanning – Ero già fan di Bryan Bertino e poi incontrandolo e parlando con lui ho avuto solo conferme. Questo film è stato un’esperienza super collaborativa tra noi e tutti sul set. E poi la sfida è quella di essere un po’ da sola per la maggior parte del film e in qualche modo recitare con me stessa. Ero un po’ nervosa per quello, ma ho pensato… Perché no?».

Dakota Fanning e Kathryn Hunter

Dakota Fanning in Vicious: intervista

Proprio questo aspetto di Vicious – ci sono entità soprannaturali, ma è per lo più un viaggio solitario della protagonista – per Dakota Fanning è stato «impegnativo come attrice». «Di solito ti affidi tanto agli altri attori con cui stai lavorando e a quella chimica e cameratismo. – precisa – Qui non avevo quell’elemento, ma penso che la crew abbia un po’ preso in mano questo aspetto. Sono diventati il vero sistema di supporto per me. E mi sono affidata tanto a loro».

Più nello specifico, sulla trama, Dakota Fanning conclude: «Mentre facevamo e pensavamo al film,
per quanto sia spaventoso, dicevamo che in realtà il suo tema centrale è quello di una giovane donna in una battaglia psicologica con se stessa. Penso che le cose che pensiamo di noi stessi e diciamo a noi stessi spesso siano le cose più malvagie e spaventose. Immergersi in se stessi a volte è la cosa più spaventosa che puoi fare».