Fondazione VOLUME! presenta ECCHECCAZZO (rispettiamo almeno la Madonna), il nuovo progetto di Carlo De Meo, che inaugura domenica 14 dicembre 2025, segnando simbolicamente la chiusura del 2025 e l’apertura del 2026 con un’opera di forte impatto visivo e concettuale. L’origine del lavoro nasce da una visione urbana: una piccola edicola sacra con la Madonna, dissacrata da alcuni scarabocchi e sotto una frase incisa su una targhetta – rispettiamo almeno la Madonna. Una scritta a pennarello aggiunta in seguito che urla ECCHECCAZZO, un’immagine che diventa contraddizione e cortocircuito morale nel momento cui viene cancellata. Un perfetto politicamente scorretto che tenta di difendere un’idea di purezza ormai svuotata. Una denuncia sincera della perdita di rispetto, empatia e potere simbolico delle figure. Carlo De Meo (Maranola, 1966) realizza più di 300 figure in fiamme: personaggi noti e anonimi, idoli di bambini e adulti, santi e martiri, tutti accomunati da un’autocombustione che nasce dalla loro stessa materia. Come stelle polari disorientate, svuotate della loro funzione originale, non irradiano più e l’energia si accumula, la pressione aumenta, la valvola di sfogo è interrotta e tutto, come nelle peggiori delle ipotesi, salta in aria, prorompe, divampa. Lo spazio della Fondazione VOLUME! viene così attraversato da piccole figure in autocombustione, dislocate come un corpo pulsante. Ogni soggetto è
trovato, raccolto, rielaborato nella pratica dell’artista, dando forma a un insieme collettivo e catartico, dove “l’infiammarsi” diventa atto unico, sublime e necessario. ECCHECCAZZO non è solo un titolo, ma un’esclamazione primaria, un gesto di resistenza e insieme di resa. Un lavoro che mette in scena il collasso dei simboli, la perdita di orientamento, ma anche la possibilità di una reazione: bruciare per tornare a esistere.




