Dal murale gigante al mare in 3D: le opere d’arte 'nascoste' che rendono unico l’ospedale Gemelli di Roma
Il Policlinico Gemelli di Roma non è fatto soltanto di grigi stanzoni, ma anche opere d’arte capaci di sorprendere chiunque entri nel celebre ospedale. Tra monumentali murales, installazioni immersive e decorazioni variopinte, la quotidianità dell’ospedale si è trasformata in un luogo dove la bellezza rappresenta una parte integrante della terapia.
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Il Caravaggio di Ravo Mattoni
Partiamo da un imponente murale di 8 × 9,5 metri che riproduce Le sette opere della misericordia di Caravaggio. Realizzato sulla parete della Residenza Sanitaria, porta l’arte classica fuori dai musei e finalmente all’interno di uno spazio di cura e accoglienza.
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Art4ART: terapia immersiva per i pazienti oncologici
In oncologia, il progetto Art4ART trasforma la radioterapia in un’esperienza di sollievo. Sale affrescate, video e installazioni digitali rendono l’attesa meno pesante e l’ambiente più umano e accogliente.
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“Salto nel Blu” di Silvio Irilli e le stanze di Sally Galotti
Nella Sala TC del Gemelli prende invece vita un mondo marino in 3D. Tra pesci, colori e disegni dei bambini, un’oasi di fantasia in grado di distrarre e rasserenare chi affronta trattamenti complessi. Inoltre, grazie ai disegni di Sally Galotti, le stanze del reparto di Neurochirurgia Infantile si sono trasformate in ambienti vivaci dai colori rassicuranti.
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La statua di Giovanni Paolo II
All’ingresso del Policlinico Gemelli svetta la scultura di Stefano Pierotti dedicata a Giovanni Paolo II. È un’opera simbolica nella quale si intrecciano fede, storia e identità.
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