Mikaela, la velina di nuovo vittima di insulti
Mikaela si trova di nuovo nell’occhio del ciclone, bersaglio e vittima di nuovi insulti che – al tema razzista – sostituiscono quello vagamente misogino. A raccontarlo è la stessa ragazza ai microfoni di Radio Capital, nella trasmissione TgZero di Vittorio Zucconi e Edoardo Buffoni.
Mikaela racconta i nuovi insulti: cyberbullismo e pornografia
“In questo ultimo mese i social hanno preso il sopravvento – racconta – ho ricevuto dei messaggi poco gradevoli su Instagram, l’unico social che sto utilizzando. Sono irreperibile ovunque, tranne lì. Ho ricevuto insulti non di tipo razzista, ma di tipo diverso. In breve, hanno attribuito a me dei messaggi vocali che giravano su WhatsApp. Sono messaggi di una ragazza con accento lombardo di natura pornografica. Non mi riguardavano, ma il pubblico che non mi conosce ha pensato fossi io. Anche perché dietro questa mossa c’è chiaramente un hacker che ha allegato la mia foto a questi messaggi”.
Mikaela: "Contro di me un vero accanimento"
“Secondo me c’è un accanimento particolare contro di me. – continua la ragazza nell’intervento radio – Perché vedono che non rispondo agli insulti razziali e hanno voluto quindi attaccarmi in altro modo. Non sono ferita, ma ricevere messaggi di gente che mi insulta per cose che non ho mai detto non è piacevole. Ho subito denunciato alla polizia postale, grazie soprattutto all’aiuto di Striscia che mi protegge sempre”.
Mikaela, solidarietà ad Asia Argento e un messaggio per tutte le donne
“Penso però alle ragazze che non hanno una protezione mediatica simile e devono affrontare da sole queste situazioni. – conclude – Ogni donna ha il diritto e il dovere di dire di no. Ogni donna deve essere cosciente del proprio valore e della propria forza. Va tutto denunciato. Asia Argento? Non penso ci sia un limite di tempo per le denunce. Molte ragazze affrontano queste situazioni quando sono minorenni o sotto shock. Per me è giusto denunciare, anche dopo 20 anni”.
