X Factor e Strafactor: un format parodia riuscitissimo
Guai a chi osa criticare Strafactor. Il programma spin off di X Factor, se così possiamo definirlo, è difatti un piccolo gioiello televisivo, che si muove sul filo di quella dote bellissima e straordinaria che è l’autoironia.
Strafactor rompe gli schemi televisivi
Mai come quest’anno, l’intenzione di ‘parodiare’ il talent originario è evidente nel linguaggio e nel montaggio delle puntate del suo fratello minore, che ha dato spazio persino ai casting e che, in parallelo con X Factor, darà il via ai live.
Strafactor, la giuria
In giuria, l’ormai immancabile Elio, Jake La Furia e Drusilla Foer – ognuno con la propria squadra, in realtà senza categoria – mentre alla conduzione ci sarà Daniela Collu (in arte Stazzitta), che – dopo l’imbarazzo dei primi tempi – sembra sempre a fuoco e perfetta per il ruolo chiamato a interpretare. Strafactor non richiede infatti particolari talenti, se non quello dell’ironia: è un elemento raro in una tv che vive spesso di isterismi, drammi e di format che si prendono troppo sul serio.
Strafactor
Tra le novità di Strafactor, la creazione di nuovi gruppi à la Simon Cowell.
