Napoli 22 novembre 2016 – Gli ultimi dati dell’Istat dicono che nel nostro Paese circa 7 milioni di donne hanno subito violenza, fisica o psicologica, nella loro vita: il 31% ha trai 16 e i 60 anni (quasi una donna su tre). 58 le donne uccise da partner o ex fidanzati nei primi sei mesi del 2016. Oltre al femminicidio, esistono ragazze, madri e figlie che nel silenzio subiscono soprusi: secondo Telefono Rosa, 8.856 donne sono state vittime di violenza e 1.261 di stalking. Si stima, inoltre, che il 90% delle donne non denuncia.

E proprio in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ogni 25 novembre dal 2005 accende i riflettori su una strage silenziosa che spesso si consuma tra le pareti domestiche, che si terrà il 23 novembre, a partire dalle 17, presso la Sala Convegni Zannini della Clinica Mediterranea il primo incontro del calendario Mondo Donna 2016-17 dal titolo “Prevenire la violenza? Proviamoci con l’educazione dei sentimenti”. Obiettivo: invitare tutti gli adulti (genitori, educatori, insegnanti) a non preoccuparsi solo delle necessità materiali di figli e studenti ma a fare in modo che i ragazzi possano esprimere le proprie emozioni – paura, rabbia, disagio – in maniera non violenta.

Interverranno: Enrico Coscioni, Consigliere del Presidente della Regione Campania, Chiara Marciani, Assessore regionale alle Pari Opportunità, Daniela Villani, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Salvatore Panico, Silvestro Scotti – Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli e da poco nominato Segretario Generale della FIMMG (il Sindacato dei Medici di Famiglia) – e Maria Triassi, del comitato scientifico di Mondo Donna, l’attrice Cristina Donadio, tra i protagonisti della serie “Gomorra”, Luisa Franzese, Direttore Generale USR Regione Campania, Padre Antonio Loffredo, Edoardo Patriarca, Presidente Centro Nazionale Volontariato e Presidente Istituto Italiano della Donazione e Promotore della Legge sul Terzo Settore, Elvira Reale, Psicologa e Componente Osservatorio Nazionale Anti Violenza.

A seguire, alle 19, ci sarà un’installazione dell’artista Tommaso Ottieri.

“L’idea di base – spiega Ottieri – è rovinare con un segno arancio un ritratto molto delicato di donna. Questo è il modo in cui generalmente i fotografi di moda contrassegnano i provini riusciti di una session fotografica su una modella. Oltre a rendere evidente la mercificazione del soggetto, trascura del tutto il contributo al lavoro portato dalla donna. Il mondo dell'arte è purtroppo molto indietro su questioni che riguardano la parità di diritti”.

Mondo Donna proseguirà, poi, con altri otto incontri che si svolgeranno – sempre di mercoledì – fino a giugno del prossimo anno.

La quinta edizione di “Mondo Donna” mira ad accrescere le competenze necessarie affinché i cittadini siano attivamente coinvolti nelle decisioni che riguardano la propria salute ed acquisiscano competenze al fine di migliorare il proprio ambiente sociale e politico.

La salute, infatti, non è determinata solo dalle politiche del Servizio Sanitario Nazionale, ma soprattutto dalle politiche di istruzione, economiche, urbanistiche, ambientali, dell’energia, dei trasporti e della mobilità, per cui tutti sono devono partecipare per migliorare la salute della popolazione. Per questo motivo il titolo dell’intera rassegna sarà “Il futuro è di chi sa” perché Mondo Donna vuole essere un momento gratuito di informazione rivolto a tutti i cittadini che vogliono essere più consapevoli sui temi che riguardano la salute e la prevenzione in genere.

“In tema di salute – afferma Celeste Condorelli, Amministratore Delegato Clinica Mediterranea – permangono ancora grosse differenze tra macroaree geografiche, tra singole regioni e tra uomini e donne. Le differenti scelte programmatorie a livello regionale, l’organizzazione e gestione dei servizi sanitari basata su scenari finanziari in molti casi problematici, determinano una eterogeneità che influisce sulla qualità dell’offerta dei servizi erogati e sull’equità dell’accesso. Le regioni più in difficoltà sono ancora le regioni del Meridione e lo scenario è certamente aggravato dalle ripercussioni della crisi economica principalmente sugli stili di vita e, quindi, sulla qualità di vita dei cittadini, soprattutto di quelli meno abbienti. È fondamentale la collaborazione tra le Istituzioni, i professionisti sanitari ed i cittadini, sia a livello nazionale che regionale, affinché siano attenuati i differenziali di salute ed un’adeguata ed equa assistenza sanitaria sia garantita a tutti i soggetti, indipendentemente dal luogo di residenza e dallo status socio-economico. In questa direzione, Mondo Donna vuole essere uno strumento, a disposizione di tutti, per compiere scelte consapevoli di salute”.

 

A questo link il programma completo degli incontri Mondo Donna 2016/2017: http://www.clinicamediterranea.it/mondo-donna-2016-2017

 

La CLINICA MEDITERRANEA è una struttura privata di eccellenza nella sanità campana. Accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, ospita attività ad elevata specializzazione. Fondata nel 1949, ha costituito nel tempo delle equipe stabili, formate da personalità di spicco nel mondo della sanità e caratterizzate da un’elevata interazione tra le diverse specialità. Certificata in qualità a norma UNI EN ISO 9001/2008, la Clinica Mediterranea è una struttura all’avanguardia per i servizi e le attività proposte in particolare l’alta specialità del Cuore e il Nido per tre, la prima sala parto familiare del centro sud Italia, inaugurata anche per tentare di contrastare il triste primato mondiale della Campania per numero di parti cesarei, numero che dal 2006 al 2011 è ulteriormente cresciuto dal 60,6% al 62,4% dei casi. Negli ultimi sessant’anni alla Clinica Mediterranea sono nati oltre 50mila napoletani.

 

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