Valerio Mastandrea debutta alla regia con ‘Ride’ segnando un esordio brillante. Come reagire al dolore, c’è forse un dolore pubblico e uno privato? Lo abbiamo chiesto al regista e a Chiara Martegiani, compagni nella vita e sul set di questo film. La nostra intervista

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Valerio Mastandrea debutta alla regia con Ride: la nostra intervista

Il 29 novembre arriva nelle sale cinematografiche ‘Ride’ film con il quale Valerio Mastandrea debutta alla regia. Un esordio eccellente con un film bello ed emozionante, presentato in concorso al 36°Torino Film Festival. Mastandrea passa dunque con successo dietro la macchina da presa e decide di non prendere parte al film come attore, concentrandosi quindi su un unico ruolo.

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“Dopo tanti anni di lavoro – racconta durante la nostra intervista Valerio Mastandrea –  in cui ho visto registi perire sul set per stare appresso al loro film, ho capito che quello era un mestiere totalmente diverso dal mio e mi sono guardato bene dal partecipare come attore a un film da regista. Ci vuole veramente il pelo sullo stomaco, che non ho ..  ancora!”

Un’esperienza a tre fasi ci verrebbe da dire stando a quanto l’attore ci ha raccontato: bella nella fase della costruzione, difficile in quella della realizzazione e di curiosità ora che il film arriverà in sala. E’ il momento della verità.

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“Della verità del pubblico, quindi di un’altra verità – spiega Mastandrea – perché io so che film ho fatto, che film volevo fare.. Non so se ne farò un altro, però so che è stata una bella esperienza”.

Con lui nell’intervista e sul set, la compagna Chiara Martegiani, scelta per il ruolo principale solo in corsa d’opera.

“Era un periodo in cui non avevo impegni – ci racconta Chiara – e Valerio mi chiese se mi andava di aiutarlo nei casting dando le battute agli attori.”

Alla fine dopo un paio di mesi di casting, lui le ha proposto il ruolo di Carolina. L’alchimia tra i due è percepibile, anche durante la nostra intervista. Ma quanto è stato difficile lavorare insieme per loro che sono una coppia nella vita?

“L’ho massacrata sul set, poverina” – ha detto Mastandrea. Mentre Chiara racconta “Per me lui sul set era il mio regista. ho sempre separato le due cose, così come ha fatto anche Valerio. Forse il fatto di conoscerci così bene, ci ha permesso di dare qualcosa di più al film e al mio personaggio. E’ stato penso un binomio vincente”.

” Ci sono stati momenti di tensione – prosegue Valerio – in un paio di serate prima di girare due scene importanti, in cui abbiamo avuto un po’ di turbamenti”

Vi lasciamo alla nostra intervista in cui è evidente l’alchimia tra i due, ricordandovi che l’appuntamento con ‘Ride’ e Valerio Mastandrea che dubatta alla regia è dal 29 novembre.

Valerio Mastandrea debutta alla regia con ‘Ride’: sinossi del film

Una domenica di maggio, a casa di Carolina si contano le ore. Il lunedì successivo bisognerà aderire pubblicamente alla commozione collettiva che ha travolto una piccola comunità sul mare, a pochi chilometri dalla capitale. Se n’è andato Mauro Secondari, un giovane operaio caduto nella fabbrica in cui, da quelle parti, hanno transitato almeno tre generazioni. E da quando è successo Carolina, la sua compagna, è rimasta sola, con un figlio di dieci anni, e con una fatica immensa a sprofondare nella disperazione per la perdita dell’amore della sua vita. Perché non riesce a piangere? Perché non impazzisce dal dolore? Sono passati sette giorni ormai e per lei sembra non essere cambiato nulla. Nonostante gli sforzi, non riesce ad afferrare quello strazio giusto, sacrosanto e necessario a farla sentire una persona normale. Manca solo un giorno al funerale e tutti si aspettano una giovane vedova devastata. Carolina non può e non deve deludere nessuno, soprattutto se stessa.

foto@01 Distribution