A Venezia76 il debutto come regista di Igort con ‘5 è il numero perfetto’. Le nostre interviste.

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Presentato a Venezia76 alle Giornate Degli Autori l’atteso film di Igort ‘5 è il numero perfetto‘ con un Toni Servillo inedito: spietato, ironico ed elegante. Il film è la trasposizione cinematografica della graphic novel di successo dello stesso Igort che qui è al suo debutto dietro la macchina da presa.

Dietro questa decisione c’è in parte la figura di Toni Servillo, che lo ha esortato e incoraggiato a non demandare ad altri la regia del film.

“Mi è piaciuta la possibilità di raccontare la fragilità che si annida anche nel cuore di un killer spietato che è in pensione per quanto sia un gregario della malavita. – ha raccontato Servillo ai nostri microfoni – Mi è piaciuta molto l’idea che uno che ha usato le pistole per tutta la vita a un certo punto le metta da parte capendo che quello usarle per tutta la vita è stato un tragico errore.”

Nel cast al fianco di un Servillo che regala una eccellente interpretazione, troviamo Valeria Golino e Carlo Buccirosso, altrettanto eccezionali. L’attrice dalla sguardo magnetico e languido è una donna un po’ old-fashion, una maestra come viene più volte sottolineato che non ha nulla a che fare con il mondo di LoCicero (Servillo)

“Sono una donna per bene in un mondo di bastardi -racconta l’attrice durante la nostra intervista – che per amore farà cose che non avrebbe mai immaginato”.

Lavorare con Igort che qui è al suo debutto cinematografico è stato stimolante ed interessante:

“Da una parte era acerbo perché era la sua prima volta nel mondo del cinema, ma dall’altra era molto chiaro su ciò che voleva essendo lui l’autore della graphic novel”.

crediti foto@La Biennale di Venezia