Il 2 marzo Stefano Accorsi spegne 47 candeline: eccovi 5 film in cui è protagonista, che vanno assolutamente rivisti o recuperati.

47 anni di Stefano Accorsi. L’attore, originario di Bologna, il 2 marzo spegnerà proprio 47 candeline e non si può di certo dire che gli ultimi mesi non siano stati piene di sorprese e di soddisfazioni, considerando il sodalizio ritrovato con Gabriele Muccino e il successo di A casa tutti bene. Anzi, per festeggiarlo, vi proponiamo una carrellata di pellicole con Stefano protagonista che dovete assolutamente rivedere.

Iniziamo proprio dalla fine, dal recentissimo A casa tutti bene, film del 2018 diretto appunto da Gabriele Muccino. Più di un film, A casa tutti bene è una vera e propria reunion tra un “collettivo” di attori e addetti ai lavori che tanto ha regalato al nostro cinema più di una decade fa. Un bel tuffo nel passato con una storia modernissima e da non perdere. Se poi volete rispolverare in tutto e per tutto il mood nostalgico e reale di Muccino, è imprescindibile quel piccolo grande capolavoro che è L’Ultimo Bacio: siamo nel 2001 e probabilmente la pellicola è quella che consacra definitivamente Accorsi alla notorietà.

Nello stesso anno arriva nelle sale Le fate ignoranti, diretto da Ferzan Ozpetek: tra amicizie, relazioni e amori puramente platonici, il regista snocciola una piccola panoramica sull’evoluzione (o involuzione) dei sentimenti umani e Stefano, nella parte di un giovane ragazzo omosessuale affascinato dalla moglie del proprio amante scomparso, centra il punto. Completamente.

Le ultime due pellicole appartengono invece agli esordi di Stefano: Jack Frusciante è uscito dal gruppo, diretto da Enza Neuroni e tratto dall’omonimo libro di Enrico Brizzi è del 1996, mentre Radiofreccia di Luciano Ligabue è del 1998. Due ritratti fedeli di una generazione e come costante il volto e le interpretazioni di Accorsi, che finisce in quegli anni per diventare quasi simbolo e icona di adolescenti e giovani adulti, incantati dalla forza delle sue storie narrate sul grande schermo.

Lucio Dalla