Debutta a Trieste in prima nazionale l’8 settembre “Libra. Una storia futura” uno spettacolo in cui attori veri e ologrammi dialogano insieme.

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L’8 settembre a Trieste il Castello di Miramare prima e la Fortezza di Gradisca poi si trasformeranno in una straordinaria scenografia di videomapping grazie a “Libra. Una storia futura”. Si tratta di uno spettacolo per attori e ologrammi pensato da Gigi Funcis e realizzato in collaborazione con l’astrofisico Roberto Trotta e interpretato in carne ed ossa da Lorenzo Acquaviva.

“Questo spettacolo per me è stata una sfida meravigliosa; poter interagire con ologrammi con effetti speciali, un mapping è qualcosa di straordinario. Si tratta di uno spettacolo in cui l’elemento umano dialoga e si fonde con quello della scienza”.

Lorenzo Acquaviva – attore

Una pièce in cui il cielo è protagonista insieme ad Acquaviva; un cielo che l’uomo cerca di colonizzare “a suon di satelliti” una sorta di nuovo west. Un tema non poi così lontano dalla realtà, come sottolinea l’attore nella nostra intervista.

“Sebbene lo spettacolo sia ambientato nel 2042, parla di una fantascienza che però è molto legata alla scienza. Perché quello dell’inquinamento satellitare è una questione di cui non si parla abbastanza e che potrebbe diventare un problema molto importante.”

Lorenzo Acquaviva – attore

Vi lasciamo alla nostra intervista con Lorenzo Acquaviva.

“LIBRA. Una storia futura” sinossi

Siamo nel 2042. Il cielo è oscurato dai satelliti artificiali di una multinazionale che viaggiano a orbita bassa, formando costellazioni artificiali, impedendo la visione del firmamento. La rete internet ultraveloce ha come prezzo la continua presenza di spot su ogni dispositivo della terra. I baroni dello spazio offrono anche servizi per clienti agia come creare aree a richiesta, richieste artificiali per feste e scrivere messaggi a enormi. Virgil, supervisore dell’azienda multinazionale, scopre misteriosi fotogrammi nella pubblicità che risultano collegati a una sindrome collettiva di cui soffre anche sua moglie. Basterà l’aiuto di una ragazza adolescente e un’intelligenza artificiale per trovare la soluzione al problema?

Crediti foto@LIBRA_SIS via HF4