Lino Banfi è stato scelto come ambasciatore Unesco per l’Italia. Il suo discorso ha fatto scoppiare la rivolta sui social: quella frase sui laureati che non è andata proprio giù agli studenti

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L’annuncio è arrivato nel corso della manifestazione che il M5S ha organizzato per presentare ufficialmente il reddito di cittadinanza: Lino Banfi rappresenterà l’Italia nella commissione Unesco.

La nomina del governo ha suscitato molte polemiche, anche a livello politico e in tanti si sono chiesti se l’attore sia la persona giusta e abbia le competenze necessarie per ricoprire un ruolo così delicato e importante.

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Ma a far discutere, anche una frase pronunciata da Lino Banfi dal palco dell’evento. Accanto a Luigi Di Maio, il comico pugliese, rivolgendosi al pubblico presente, dice: “Quando mi hanno detto di volermi investire di questo incarico, mi sono chiesto ‘che c’entro io con la cultura?’. Poi ho scoperto che questa carica è bellissima. Le istituzioni sono fatte con persone plurilaureate, io invece voglio portare un sorriso ovunque, anche nei posti più seri. Il mio sogno è vedere le persone che sorridono anche quando fanno politica”.

Quelle parole sui plurilaureati sono “uno schiaffo al merito e alla competenza che non fa sorridere per niente. E che umilia chi fa sacrifici ogni giorno per studiare” ha scritto piuttosto indignato il presidente del Pd Matteo Orfini.

E di indignati sui social se ne trovano parecchi, soprattutto tra gli studenti universitari. Un utente, ad esempio, non è riuscito a trattenere il suo sdegno, pubblicando una raffica di tweet al limite con il turpiloquio: “Qua c’è gente che parla 3 lingue, laurea in relazioni internazionali, vissuto e lavorato all’estero e niente, Lino Banfi ambasciatore italiano che parla al massimo il pugliese. Dio, fermami dall’uccidere qualcuno” per riportarne uno dei più presentabili.

https://twitter.com/_iaci/status/1087703041720094720

Gli fanno eco altri utenti: “Alla frase sui laureati ho guardato il mio libro di storia dell’arte contemporanea su cui stavo studiando e ho urlato”.

Se ci fosse qualcuno con le p***e – cinguetta un altro – ora inviterebbe Banfi in TV, gli farebbe domande su cosa vuole fare all’UNESCO, e lo inchioderebbe alla sua incompetenza. E invece so già che lo inviteranno, lo lasceranno parlare della sua Bari, del Sole, del sorriso e del cristo che lo campa”.

Infine, c’è anche chi prova a mantenere la calma, elargendo un saggio consiglio: “Ragazzi ascoltatemi: studiate, studiate e studiate. Ricordatevi che potranno portarvi via tutto, ma non potranno mai portarvi via quello che avete imparato”.