In Argentina si trova un posto ‘spettrale’, si chiama Valle della Luna e sembra davvero di essere catapultati sul nostro satellite: ecco perché

loading

Nella parte nord-occidentale dell’Argentina, al confine con il Cile si estende per oltre 600 kmq Ischigualasto, meglio conosciuta come ‘Valle della Luna’.

Si tratta di una gigantesca formazione geologica a cui è associato un parco naturale facente parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 2000.

Valle della Luna: un viaggio nella storia dai dinosauri a oggi

Qui sono magnificamente conservati i depositi rocciosi di tutto il Triassico nella sua sequenza: dalle formazioni rocciose presenti, cioè i geologi possono ricostruire l’evoluzione del territorio da 230milioni di anni fa.

LEGGI ANCHE: — Trovata grazie a Google la porta di una base aliena in Australia: sembra uscito da un film di fantascienza

Questa caratteristica unica al mondo si abbina ad un’altra particolarità che rende il sito di interesse inestimabile per la comunità scientifica.

Ischigualasto contiene infatti depositi del periodo Carnico, con resti dei più antichi dinosauri mai conosciuti.

I fossili qui presenti sono tra i più importanti della storia per quanto riguarda numero, qualità ed importanza e servono ai paleontologi  per lo studio della transizione fra i dinosauri e gli antichi mammiferi.

Ma perché la formazione geologica argentina si chiama Valle della Luna?

Ischigualasto in lingua quechua  significa il luogo ove tramonta la luna. La vegetazione prettamente desertica copre solo il 10-20% dell’area, il resto è completamente secco e aspro: questo tipo di territorio richiama in effetti quello lunare, ugualmente desolante e spettrale.

Attraversando la Valle della Luna si ha la sensazione di trovarsi in un altro mondo: la presenza di rocce dalle forme più strane, infatti, concorre a farci perdere il contatto con la realtà. Qui è possibile ammirare pietre perfettamente tondeggianti levigate dall’azione continua dei venti, pilastri altissimi, scogliere di color rosa o “sculture” naturali simili a giganteschi funghi.

Foto: Shutterstock