Un piccolo villaggio in India, Kongthong, tramanda una tradizione lunga secoli: ecco perché le persone si chiamano tramite fischi e melodie

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Leggende locali, folklore e tante tradizioni rendono unica al mondo Meghalaya, una delle migliori destinazioni da visitare in India. Kongthong, in particolare, merita una visita per immergersi nella sua interessante storia, fatta di credenze popolari e tradizioni speciali, come quella per cui le persone si chiamano tramite canzoni, melodie e fischi e non con il loro semplice nome.

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Kongthong è infatti meglio conosciuto come il villaggio dei fischi, anche se a un orecchio poco allenato, i suoni per chiamare i circa 700 abitanti sembrano tutti molto simili.

Villaggio dei fischi, ecco perché il nome delle persone è una canzone

La secolare tradizione nasce da una usanza in voga ancor oggi: ogni volta che una donna rimane incinta nel villaggio, inizia a pensare a una ninna nanna per il suo bambino e questa nenia – che eseguono anche gli altri per far sì che il bimbo si abitui – sarà il “nome” con cui verrà riconosciuto nel villaggio.

Per semplificare le cose, gli abitanti di Kongthong utilizzano la prima ‘nota’ o sillaba per chiamarsi l’un l’altro.

La particolare consuetudine sull’uso dei suoni per riconoscersi nel villaggio dei fischi deriva da un’antichissima leggenda. Essa narra che un tempo gli abitanti usassero nomi come gli altri, ma ogni volta un demone che risiedeva nelle foreste vicine era solito ascoltarli e far ammalare la persona chiamata attraverso la magia nera.

Ecco il motivo per cui usano i fischi ancor oggi: per evitare che gli spiriti maligni dei boschi rintraccino gli abitanti di Kongthong.

Foto: Shutterstock