La favola che conosciamo tutti grazie al cartone animato di Walt Disney affonda le sue radici nel ‘500, quando sulle sponde del Lago di Bolsena viveva veramente una famiglia di “mostri”

Tutti conosciamo la versione Disney de La Bella e la Bestia, portata sul grande schermo anche in live action nel 2017, con protagonista Emma Watson: la storia dell’amore fra la ragazza e il mostro, che in realtà era un bellissimo principe schiavo di un incantesimo, affonda però le sue radici nel passato e soprattutto in una storia vera.

La Bella e la Bestia esistono davvero, ecco chi erano

La prima versione edita della fiaba fu quella dellascrittrice francese Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, nel 1740, mentre la Disney si è rifatta alla fiaba scritta da  nel 1756 da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (a cui è ampiamente ispirato anche il film La Bella e la Bestia di Christophe Gans del 2014, con Vincent Cassel).

C’è però un’altra versione della storia, scritta dall’italiano  Giovanni Francesco Straparola nel 1550, ispirata ad un fatto realmente accaduto sul lago di Bolsena agli inizi del secolo. La “Bestia” in questione si chiamava Pedro Gonzales ed era un uomo affetto da una rara malattia, chiamata ipertricosi, che lo portava ad avere una crescita abnorme di peli su tutto il corpo, viso compreso: per questa ragione veniva considerato un selvaggio e trattato come tale. Pedro, che era originario di Tenerife, venne catturato dagli spagnoli e portato in gabbia alla corte di Francia, come regalo per le nozze di Enrico II con Caterina de Medici: all’epoca veniva considerato alla stregua di un animale esotico, che i reali amavano avere come attrazione per i cortigiani.

Enrico II però si rese conto che Pedro non era un selvaggio e lo educò come un perfetto cortigiano, facendolo studiare ed affinando la sua cultura e la sua sensibilità. Caterina De Medici si mise in testa di farlo sposare, perchè voleva una dinastia di “selvaggi” agli ordini del Re di Francia: scelse per lui una moglie e la coppia ebbe quattro figli, di cui due ereditarono la malattia del padre.

La storia di Pedro divenne famosa ed iniziarono a girare in Europa diversi quadri che lo raffiguravano con la sua famiglia, dando il via a tutta una serie di storie e leggende. Nella seconda metà del 500, Pedro e i suoi vennero ceduti ai Principi di Parma, visto il decadimento della famiglia Valois: Ranuccio Farnese riconobbe a Pedro dignità e rango di gentiluomo, chiedendo in cambio qualche esibizione pubblica. La Bestia, la bella e i loro figli finirono quindi a vivere sulle sponde del Lago di Bolsena, che all’epoca era sotto il dominio dei Farnese.

Qui suscitarono la curiosità di molti e probabilmente anche quella dello scrittore Giovanni Francesco Straparola, che immaginò una storia e la scrisse: quella storia sarebbe poi arrivata fino a noi, mediata dalla genialità di Walt Disney e diventata a tutti gli effetti una parabola sull’amore, che non vive di apparenza ma di pura essenza.

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