A 15 minuti da Viterbo, nel cuore della Tuscia troviamo le cascate di Chia: una chicca naturale già vista ne ‘Il vangelo secondo Matteo’ di Pasolini

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Poco distante da Viterbo, nel borgo etrusco di Chia è possibile ammirare le cascate omonime, conosciute anche come cascate di Fosso Castello perché formatesi naturalmente dal torrente Castello. Le cascate sono immerse nel verde e si raggiungono lasciando l’auto in una sosta adibita a parcheggio lungo l’uscita della superstrada Soriano/Chia.

Cascate di Chia, tutte le curiosità sulla location scelta da Pasolini

Questa meta non è ancora inflazionata come le più famose cascate delle Marmore in Umbria, tuttavia il valore storico e estetico è indubbio tanto che Pier Paolo Pasolini scelse questa suggestiva location come ambientazione de ‘Il vangelo secondo Matteo’ nella scena del battesimo di Gesù.

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A proposito del compianto cineasta, il cognome di Pier Paolo indica anche una torre al termine del percorso a bordo torrente: dopo una bella passeggiata, immersi nel verde della natura, con lo scrosciare delle cascate in sottofondo e la luce che penetra dall’alto tra il folto fogliame, si giunge alla Torre di Chia del Castello Pasolini, risalente al 1250 circa e alta 42 mt.

Cascate di Chia, ecco perché visitarle

Lungo il tragitto, è possibile scorgere tra le rocce alcune piccole grotte utilizzate in antichità dagli Etruschi, che abitavano la zona: scavate nella roccia vulcanica queste caverne erano adibite ad altari che i sacerdoti del tempo usavano per venerare e rendere grazie ai propri dei.

Nel Medioevo l’importanza del fiume sull’economia della zona era particolarmente massiccia: l’acqua del Fosso Castello veniva infatti impiegata da due mulini, uno per l’olio e l’altro per il grano, in funzione fino agli anni ’50.

Insomma, non è uno dei percorsi più battuti della Tuscia, ma la bellezza delle Cascate di Chia vi sorprenderà lasciandovi a bocca aperta.

Foto: Shutterstock