Perché guardare i Mondiali è “cool” anche senza l’Italia

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Sono senza alcun dubbio i Mondiali più tristi della storia. Almeno per noi italiani, che non avremo modo di seguire la nostra Italia. Possiamo, tuttavia, goderci la Coppa del Mondo. A stilare una lista di motivi per cui seguire il Mondiale è “cool” anche senza la nostra Nazionale ci pensa Ostello Bello, che chiama a raccolta gli appassionati di calcio per una serie di iniziative decisamente originali, in programma per tutta la durata della competizione (14 giugno – 15 luglio) nelle sue strutture di Milano (Ostello Bello di via Medici, Ostello Bello Grande di via Lepetit) e di Como (Ostello Bello Lake Como).

Tra gufate collettive, quizzettoni a tema calcistico, tornei di calcetto e di playstation, ci sarà spazio anche per un po’ di sana fratellanza: Ostello Bello “adotterà” infatti alcune delle squadre meno blasonate (Egitto, Marocco, Costa Rica, Panama, Messico Senegal, Islanda, Australia) coinvolgendo nella visione delle partite le rispettive comunità straniere presenti sul territorio.

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NON CI RESTA CHE GUFARE
Un modo carino per mandare un pensiero a quelli che ce l’hanno fatta. Ovviamente non si può gufare proprio su tutti, ma quando giocheranno le storiche nemiche dell’Italia (Francia, Spagna, Portogallo, Svezia, Argentina, Brasile e Germania) Ostello Bello fornirà a tutti gli spettatori delle apposite schedine totogufo. A fine partita, chi avrà azzeccato più gol subiti, ammonizioni, espulsioni e infortuni della propria squadra gufata vincerà importanti premi.

NON CI RESTA CHE TIFARE… PER GLI ALTRI
Cosa dovremmo farcene di tutto questo tifo sfegatato che avremmo dedicato agli azzurri? Lo possiamo forse buttare via? No! Mettiamolo al servizio di chi se lo merita: durante il corso dei mondiali Ostello Bello “adotterà” alcune delle squadre più simpatiche (Egitto, Marocco, Costa Rica, Panama, Messico Senegal, Islanda, Australia) coinvolgendo le rispettive comunità straniere che vivono sul territorio. Chiunque si presenterà con un gadget (maglietta, bandiera, figurina o abito tipico locale) di una delle squadre “adottate” riceverà una consumazione omaggio.

NON CI RESTA CHE GIOCARE
Ok, non ci siamo qualificati, ma siamo comunque dei campioni. Mentre i tifosi degli altri Paesi e i giocatori della nostra nazionale sono seduti sul loro divano, Ostello Bello non se ne starà certo con le mani in mano: in programma tornei di beer pong, giochi da tavolo, calcetto, quizzettone a tema calcistico, tornei alla playstation e tanto altro, il tutto corredato da numerosi premi in palio. Un altro valido modo per sostenere i propri colori in un campionato mondiale alternativo all’insegna del fair play e della fratellanza.

NON CI RESTA CHE CANTARE

Il modo più rapido di superare un trauma è darci dentro con l’emotività al karaoke. Le canzoni più adatte a sfogare tutto il nostro rancore e la nostra frustrazione verranno eseguite dal vivo da chitarristi esperti, quasi come se fossimo già in vacanza al falò (con l’importante differenza che il ragazzo con la chitarra ce lo mette Ostello Bello, quindi il pubblico sarà liberi di baccagliare).

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