Anche i sassi, oramai, sanno cos’è Pokemon Go ed è già mania.

La app che permette agli utenti di acchiappare, tramite Google Maps, i Pokemon sparsi in giro è la più scaricata delle ultime settimane e conta già diversi ‘casi umani’.

Sconosciuti che citofonano alla porta di qualcuno chiedendo di poter entrare per prendere Pikachu, persone alla guida che si distraggono se visualizzano un altro dei mostri tascabili (Pokemon sta per pocket monster, ndr) e rimbalza sui social il video assurdo girato a Central Park, col traffico in tilt e una marea di ragazzi che corre per strada a cercare di aumentare la propria collezione.

Non manca poi chi decide di lasciare il lavoro e girare il mondo per tre mesi alla ricerca di tutti e 151 Pokemon: si chiama Tom Currie, è un ragazzo di 25 anni della Nuova Zelanda e secondo quanto si legge su Newshub, avrebbe lasciato il suo lavoro all'Hibiscus Coast, un bar di Auckland, per dedicarsi h24 al suo passatempo preferito.

 

Pokemon Go, assurdo quello che succede in giro

Per 90 giorni Tom tenterà di stabilire un vero e proprio record, finanziato dai genitori – è doveroso sottolinearlo – e poi tornerà al suo impiego. Il padre ha espresso fiducia e orgoglio verso il figlio che si è imbarcato in un’avventura del genere e si è detto sicuro che un giorno suo figlio sarebbe diventato famoso.

Vedremo se gli basteranno 3 mesi per finire la sua collezione di Pokemon oppure chissà che non si stanchi di stare in una realtà virtuale e gli venga voglia di farsi degli amici veri durante il viaggio!