Lacrime al microscopio, che spettacolo!

Possiamo piangere per diversi motivi, in molteplici contesti e più o meno a lungo: possiamo versare lacrime di gioia o tristezza, speranza o disperazione, perché tagliamo una cipolla, starnutiamo o guardiamo il sole.

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Ma le lacrime sono tutte uguali? La risposta è assolutamente no. E ce lo dimostrano sia il fotografo olandese Maurice Mikkers, che la fotografa Rose Lynn Fisher (“La topografia delle lacrime”), i quali hanno fotografato le lacrime al microscopio regalandoci uno spettacolo davvero unico.

Joseph Stromberg dello Smithsonian’s College of Arts and Sciences spiega che ci sono 3 principali tipologie di lacrime: basali (quelle che il nostro corpo produce per lubrificare gli occhi), di riflesso (che proteggono l’occhio da cause irritanti) e psichiche (ovvero prodotte dalle emozioni).

 

Come vediamo nelle strepitose immagini che stanno circolando in rete, a seconda del nostro stato d’animo, le lacrime hanno una struttura interna diversa: dall’esterno sembrano semplici gocce d’acqua, ma è impossibile – come per le impronte digitali – trovarne una uguale all’altra e guardare le lacrime al microscopio significa entrare in un microcosmo di esperienze umane che ci lascia senza parole.

SUCCEDE NELLA NOSTRA MENTE OGNI VOLTA CHE… 

Le lacrime, infatti, hanno tante variabili che ne cambiano la struttura: la chimica, la viscosità, la composizione, il tasso di evaporazione, ma al di là dei componenti, queste gocce d’acqua simili talvolta a fiocchi di neve hanno tutto un mondo incredibilmente vario al loro interno, mutevole e ricco di sfumature come è il nostro mondo interiore.