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Dan di Harry Potter, per voi una buona notizia e una incredibile curiosità: la buona notizia è che giovedì 12 novembre, su Canale 5, andrà in onda “Harry Potter e la pietra filosofale”, il primo capitolo della saga del maghetto inglese. I molti fan di Harry e del suo magico mondo sperano che questo sia l’inizio di una nuova maratona dedicata ai film tratti dai romanzi di JK Rowling.

L’incredibile curiosità invece potete leggerla qui sotto: e se vi dicessimo che Harry Potter esiste davvero?

Harry Potter esiste davvero: ecco chi è

Capiamo il vostro scetticismo perché scommettiamo che avrete immaginato il piccolo maghetto con gli occhiali che insieme a Ermione e Ron combina guai alla scuola di stregoneria di Hogwards, ma è tutto vero.

Harry Potter esiste davvero, o meglio una volta è esistito veramente: era un babbano nato nel West Yorkshire il 24 novembre 1884, non aveva alcun potere soprannaturale e probabilmente non conosceva gli incantesimi in latino, ma si chiamava come il più celebre omonimo e anche lui era un grande sportivo.

Non giocava a quiddich a cavalcioni su una scopa volante alla ricerca del boccino d’oro, ma a calcio – e alla stregua del famoso personaggio tratteggiato dalla Rowling – indossava i colori giallo-rossi: non quelli della squadra del Grifon d’oro, bensì quelli della casacca del Bradford City FC, con cui vinse agli inizi del ‘900 un torneo piuttosto importante.

Le affinità e le somiglianze sono molte tra Harry Potter vero e il suo alter ego letterario e cinematografico. Entrambi hanno combattuto contro spietati esseri del male: il tintore tessile, infatti, venne chiamato alle armi e partì alla volta del Belgio nella I guerra mondiale a sconfiggere l’esercito austro-tedesco in quella che è passata alla storia come la terza battaglia di Ypres, mentre l’altro ha affrontato colui che non si può nominare.

Peccato che l’esito delle battaglie è stato tragicamente diverso. Il soldato Harry Potter, infatti, morì il 22 marzo 1918 nei pressi del villaggio francese di Arras sotto i colpi nemici e il suo corpo non venne mai ritrovato. Il suo nome compare insieme a quello di altri numerosi soldati inciso nel freddo marmo del memoriale ai soldati dispersi del cimitero di Faubourg-d’Amiens.

Chi crede nello sconfinato potere della fantasia, però, – e lo fa anche J.K. Rowling – potrebbe anche pensare che quel corpo mai recuperato in Francia abbia generato il maghetto con gli occhiali, chissà…

La scrittrice inglese ha sempre smentito di essersi ispirata a qualcuno di realmente esistito, ma sarebbe bello se per un attimo storia e magia si fossero incontrate nella mente e nella penna dell’autrice.