‘Fa davvero un freddo cane!’ Si sono abbassate le temperature a Roma e si sente spesso usare questa espressione. Ma perché viene usato il cane e non un altro animale in riferimento al freddo?

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Alzi la mano chi, in questi giorni di gelo siberiano, non ha detto almeno una volta “Fa un freddo cane”. Un’espressione che utilizziamo spesso per indicare le temperature in picchiata e che è diventata ormai parte del linguaggio quotidiano.

Ma perché diciamo proprio “Fa un freddo cane”? Come mai il nostro amato amico a quattro zampe è associato all’aria gelida che mal sopportiamo?

Una spiegazione sola non c’è. Ci sono però diverse ipotesi che provano a indicarci l’origine di questo comunissimo detto.

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Secondo alcuni, il modo di dire sarebbe da ricondurre addirittura all’antica Roma. Pare che per i romani, infatti, il cane fosse considerato portatore di disgrazie e sfortuna e che per questo motivo quando al gioco del dado un tiro era particolarmente basso veniva definito “colpo del cane” come per dire che era stato un colpo sfortunato. Il detto “Fa un freddo cane” sarebbe, dunque stato mutuato da questa singolare espressione.

Per rimanere nei tempi ormai passati, un’altra teoria ne spiegherebbe l’origine con l’abitudine – prima che diventassero animali domestici e parte delle nostre famiglie a tutti gli effetti – di tenere i cani in cortile anche con temperature basse, pioggia e neve. Secondo questa ipotesi, “Fa un freddo cane” ricorderebbe, dunque, quello che i cani, un tempo, erano costretti a sopportare.

Tornando al presente, invece, per altri sembrerebbe che l’espressione derivi dalle popolazioni artiche: gli eschimesi, per stare più al caldo, accolgono nelle loro tende i propri cani da slitta. Loro, infatti, sono soliti dire “Ha fatto un freddo cane” o “Ha fatto freddo per due cani” a seconda di quanti cani, appunto, hanno fatto entrare in tenda per riscaldarsi.