Il Pianeta Terra ha una sorta di battito del cuore ‘distruttivo’, che scandisce le ere geologiche e l’intero ciclo vitale del pianeta. Ecco quando tornerà a pulsare.

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Non tutti sanno che il Pianeta Terra possiede un vero e proprio ‘battito del cuore’ distruttivo che, grazie alla sua attività geologica, batte ogni 27,5 milioni di anni e potrebbe causare l’estinzione di tutto il genere umano. Ma cosa dicono gli ultimi studi a riguardo? Dobbiamo preoccuparci seriamente di questa eventualità?

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Il Pianeta Terra possiede una sorta di battito del cuore ‘distruttivo’, che scandisce le ere geologiche e l’intero ciclo vitale del pianeta. Gli scienziati hanno scoperto quando tornerà a pulsare, portando con sé probabili effetti devastanti. Photo Credits: Shutterstock

Il ‘battito del cuore’ del Pianeta Terra: ecco cos’è

Andiamo con ordine. Stando ad alcune ricerche del Dipartimento di Geologia dell’Università di New York, gli eventi geologici principali che hanno caratterizzato la storia del nostro pianeta seguirebbero una sorta di percorso, un vero e proprio ‘battito cardiaco’ che può determinare gli eventi più catastrofici della Terra, come le inondazioni, le eruzioni vulcaniche, i terremoti e – appunto – le estinzioni di massa.

Molti geologici, finora, hanno creduto che gli eventi geologici fossero del tutto casuali ma secondo questo nuovo studio, la statistica dice esattamente il contrario.

La Terra segue un suo ciclo vitale geologico

Tramite l’analisi di 89 eventi geologici che si sono susseguiti negli ultimi 260 milioni di anni, gli scienziati hanno stabilito che la Terra segue una sorta di ciclo comune, con eventi connessi tra loro e non affatto casuali.

È per questo motivi che sembra possibile prevedere quando il ‘battito cardiaco’ della Terra colpirà ancora, con la possibilità di provocare la scomparsa dell’intero genere umano e forse dell’intera disposizione geografica e geologica del Pianeta. Stando ai calcoli degli scienziati, però, l’epoca è piuttosto remota: dovranno passare almeno altri 20 milioni di anni.

Photo Credits: Shutterstock