Le porte del New Amsterdam si aprono di nuovo per raccontare cosa succede a Max e ai colleghi, fra tagli alle spese, lotte contro le case farmaceutiche e una notizia che Max non avrebbe mai voluto ricevere

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Giovedì 18 giugno torna l’appuntamento con il medical drama più visto d’America, New Amsterdam: anticipazioni su quanto andrà in onda su Canale 5, dove la seconda stagione è giunta al suo quattordicesimo episodio.

New Amsterdam anticipazioni: Reynolds vuole andarsene

Nel quattordicesimo episodio, Sabbath, Max deve fare i conti con i tagli economici necessari per far sopravvivere l’ospedale e cerca di risparmiare dove può senza che i pazienti ne risentano. Seguendo questo progetto, invia Reynolds in Messico per eseguire un intervento di peacemaker, in modo da risparmiare sui costi, ma proprio questo viaggio lo porterà a scoprire qualcosa che non avrebbe voluto sapere. Un collega messicano infatti gli riferisce che Reynolds vuole andarsene dal New Amsterdam e Max va in crisi: non è pronto a separarsi da lui.

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Nel quindicesimo episodio, Carta bianca, Max è impegnato in una lotta contro le case farmaceutiche e la Sharpe fa una scoperta molto grave. La dottoressa scopre infatti che la Castro altera i dati dei pazienti che iniziano una cura, in modo da esaltarne i risultati. Max in tutto ciò è ancora in profonda crisi per la partenza di Reynolds.

Nel sedicesimo episodio, Punti di vista, Max, Reynolds e Bloom vengono citati in giudizio per la morte di George Whitney sul tavolo operatorio di Reynolds. Tutti e tre, secondo i giudizi, avrebbero un movente per aver desiderato la morte di Whitney, in particolare Reynolds visto che si trattava di un suprematista bianco. Sharpe manda via Castro.

Un medical drama basato sulla realtà

La serie tv è ispirata alle vicende del Bellevue Hospital, uno dei pochi ospedali pubblici americani e ai racconti scritti dal dottor Eric Manheimer, direttore sanitario, a cui ci si è ispirati per creare il personaggio di Max.

“Twelve Patients: Life and Death at Bellevue Hospital” è il libro che Manheimer ha scritto con questi racconti di vita, pubblicato nel 2012. Si tratta di memoir che prende in esame le storie reali di 11 malati, uno dei quali è lo stesso Manheimer, ma anche di una vera e propria denuncia nei confronti del sistema sanitario, corrotto e poco attento alle esigenze dei pazienti. Attraverso le necessità dei pazienti, l’autore allarga le questioni sollevate dal libro a temi di natura politica, culturale, sociale, al dolore, senza però dimenticare il motore di ogni cosa, in particolare quando si parla di salute: la speranza.