Hashtag che invitano a boicottare la piattaforma, una petizione su Change.org e la mobilitazione delle associazioni cattoliche: tutto questo per “Cuties”, film vincitore di un premio per la regia al Sundance Festival

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Netflix ha acquisito i diritti per la trasmissione del film francese “Mignonnes” (in inglese “Cuties”), film del 2000 diretto da Maïmouna Doucouré, vincitore del premio per la migliore regia al Sundance Film Festival: il film è disponibile sulla piattaforma dal 9 settembre ma in realtà da molto prima l’opinione pubblica si era mobilitata contro la pellicola.

Netflix Cuties, indignazione per il film

Nel mirino della critica è andata innanzitutto la locandina del film, che mostrava alcune ragazzine molto giovani in atteggiamenti sensuali e abiti succinti: locandina che Netflix ha provveduto a cambiare, chiedendo scusa al pubblico.

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Non è però bastato: in Italia le associazioni cattoliche si sono scagliate contro la sessualizzazione dei bambini nei prodotti cinematografici, su Twitter sono circolati diversi hastag che incitano a boicottare Netflix (#cancelnetflix, #boycottnetflix) ed è stata lanciata una petizione su Change.org per chiedere la rimozione di “Cuties” dalla piattaforma di streaming (petizione che ha raggiunto oltre 600 mila firme)

Cuties racconta la storia di Amy (Fathia Youssouf), una ragazzina senegalese di 11 anni che si unisce alla squadra di danza della sua scuola, le “Cuties”. Ballando, Amy diventa sempre più consapevole della sua femminilità, complice anche lo stile di ballo e l’abbigliamento delle compagne, a cui vuole disperatamente somigliare, e questo porta tensione e scontri nella sua famiglia di origine.

Le polemiche sul film, però, sembrano molto più dirette alla campagna di lancio del film (locandina compresa) che agli effettivi contenuti, tanto più che l’indignazione è montata prima dell’arrivo del film in streaming, quando ancora non era stato quindi visto: la critica cinematografica è invece schierata molto più positivamente a favore di “Cuties”, che ha invece saputo gestire temi delicati ed importanti come quelli trattati, dalla pressione sociale sul corpo della donna al patriarcato.