L’associazione no-profit Essere Animali, dopo aver documentato in un video le sofferenze indicibili a cui le oche vengono sottoposte per produrre questo alimento, chiede a Masterchef un piccolo grande gesto di sensibilizzazione

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Masterchef è ormai diventato il simbolo della cucina d’eccellenza ed è entrato nell’immaginario popolare di tutti gli appassionati della buona tavola: per questo, attraverso gli anni, non è rimasto immune alle istanze di cambiamento di usi e costumi e si è adeguato alle richieste che arrivavano dagli spettatori.

Da qualche edizione è stato ad esempio introdotto l’uso della doggy bag, la scatola degli avanzi in cui ogni concorrente ripone i piatti che ha preparato, per evitare lo spreco di materie prime che tanto faceva arrabbiare gli spettatori da casa.

Ora arriva un’altra richiesta, stavolta da parte degli animalisti: eliminare il foie gras dalle ricette che preparano i concorrenti durante la competizione.

Il foie gras è un piatto francese tra i più rinomati e costosi: letteralmente “fegato grasso” è proprio il fegato dell’oca, alimentata in modo forzato perchè il fegato raddoppi il suo volume e assuma la consistenza saporita e gelatinosa che gli appassionati di cucina amano. Il foie gras è però ottenuto a prezzo di indicibili sofferenze da parte degli animali, alimentati con un tubo nella gola e ridotti in uno stato di grande sofferenza prima di essere uccisi.

Da quando le condizioni delle oche negli allevamenti sono state documentate da un infiltrato dell’organizzazione animalista no-profit Essere Animali, il foie gras è gradualmente scomparso dagli scaffali della GDO come Esselunga, Pam Panorama, Eataly, Conad, Gruppo Selex, Md spa, Lidl, Crai, Bennet, Realco Sigma e Tigro, oltre a Coop che aveva già sospeso autonomamente l’approvvigionamento.

Tra l’altro produrre foie gras in Italia è illegale: non lo è purtroppo l’importazione, dai paesi in cui questa pratica è ancora permessa (in Francia esistono allevamenti specifici in Dordogna).

Essere Animali ha deciso quindi di lanciare una campagna contro la sofferenza e di chiedere a Masterchef, tramite una petizione online  e un evento sui social, di eliminare l’ingrediente dalle ricette: un piccolo gesto dimostrativo che però può fare molto in termini di sensibilizzazione.

Dopo il grido di ribellione di Alida Gotta durante l’edizione di Masterchef All Star, che è stata eliminata (anche) per la sua determinazione nel presentare un piatto interamente vegetale (e si è poi prodotta in un accorato appello a favore delle donne), chissà se il talent culinario deciderà di diventare più animal friendly?

michele cannistraro