Le Iene, rabbia per il servizio sull’uomo a cui hanno ‘rubato’ le gambe due volte. Durante la diretta alcuni avvocati si sono offerti sui social di aiutare Fulvio

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È uno dei servizi che ha fatto più rumore nell’ultima puntata delle Iene. Stiamo parlando della storia, raccontata da Giulio Golia, del meccanico Fulvio, che dopo aver perso gambe e mani per colpa di un virus si è costruito da solo delle protesi, poi vigliaccamente rubategli.

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Le Iene: il servizio sul brevetto protesi gambe rubato fa scalpore

L’uomo, ammalatosi di meningococco nel 2003, ha subito infatti l’amputazione delle gambe e delle gravi malformazioni al viso e alle mani. Accortosi della scomodità delle protesi industriali, aveva deciso di costruirsele da solo per condurre una vita normale. È grazie a queste protesi ‘artigianali’ che Fulvio riesce a guidare, andare in bicicletta e sui pattini nonostante la malattia.

Ma non solo, a furia di sperimentare, ha creato diversi tipi di protesi, da adattare a seconda delle esigenze, molto più comode rispetto a quelle classiche e capaci di semplificare la vita di coloro che sono costretti a portarle.

Tuttavia, a una fiera medica, il tecnico ortopedico Silvio Galfione, dopo essere rimasto colpito dalle protesi inventate da Fulvio, gli ha rubato l’idea, depositando il brevetto di nascosto e cominciando a produrre le protesi tramite una società fondata in Svizzera, vendendo ogni protesi a 4mila euro.

Le Iene: il servizio sul brevetto protesi gambe rubato fa breccia nel cuore degli avvocati

Un caso che ha subito conquistato il cuore dei telespettatori, schieratisi in massa a favore di Fulvio, e anche di alcuni professionisti, che si sono offerti di aiutarlo.

Durante la diretta de Le Iene, infatti, sui social network tantissimi avvocati hanno mostrato il loro sostegno al protagonista del servizio, offrendo il proprio supporto professionale.

Sono avvocato e vorrei aiutare Fulvio. Potete mettermi in contatto con lui? Grazie”, si legge su Twitter. O, ancora, su Facebook un altro professionista forense scrive: “Domattina manderò un fax alla vostra redazione. Sarei lieto di studiare il caso di Fulvio per capire come fargli avere giustizia in questa vicenda!”.

Una grande operazione di solidarietà per aiutare una persona meravigliosa, derubata di un’idea nata per rendere migliore il destino di tanti. Sperando che, alla fine, giustizia possa essere fatta.

coronavirus Rita Dalla Chiesa