Da quest’anno Maria Rosa Petolicchio non è più nel corpo docenti del programma di Rai 2. Ma non per sua volontà. Ecco che cosa ha raccontato

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“Non è stata una mia idea quella di non partecipare, sono stata fatta fuori da decisioni della produzione”. Maria Rosa Petolicchio, professoressa simbolo de Il Collegio, commenta così la sua assenza dal cast della settima edizione del docu-reality che ha preso il via il 18 ottobre su Rai 2.

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La Petolicchio fuori da Il Collegio, ecco il motivo

Per anni la prof. Petolicchio ha rappresentato una delle colonne del programma che porta un gruppo di adolescenti nella scuola del passato. Quest’anno, però, la ‘Peto’ non c’è. E non per sua volontà. Ne ha parlato in un’intervista rilasciata a Fanpage.it. La docente spiega che fino all’autunno dello scorso anno le era stata chiesta disponibilità per la settima edizione. Poi, a maggio, ha ricevuto la chiamata con la quale le si comunicava l’esclusione dal cast.

Un’esclusione che ha riguardato anche i professori Raina e Carnevale: “Con Maggi componevamo un quartetto forte, il programma lo abbiamo fatto crescere noi e lo dico senza presunzione. Non pensavo mi potessero destituire così” commenta amareggiata la Petolicchio. La prof. non risparmia una frecciatina al programma, la cui partenza è stata deludente in termini di ascolti: “Del calo del programma non mi sorprendo e non mi può nemmeno dispiacere più di tanto. Mentirei se non dicessi di essermi sentita trattare male”.

Il Collegio 7, le novità

La nuova edizione de Il Collegio, realizzata in collaborazione con Banijay Italia, quest’anno porta i protagonisti e gli spettatori negli anni ’50. I giovani protagonisti, infatti, lasciano le proprie famiglie, i social network e l’inseparabile telefono per vivere nel 1958. Voce narrante di questa edizione è Nino Frassica. Altra grande novità è la presenza di due sezioni, come accadeva all’epoca: la scuola media con il latino e la scuola di avviamento professionale. Nel 1958, infatti, la scuola media era ancora divisa in due percorsi fra chi avrebbe continuato gli studi umanistici e chi si sarebbe invece indirizzato subito al lavoro con l’“avviamento professionale”.

Foto: Instagram Maria Rosa Petolicchio