A causa del particolarissimo momento che l’Italia sta vivendo, tutte le trasmissioni tv subiscono variazioni o soppressioni

Il Grande Fratello Vip 2020 è stato segnato, inevitabilmente, dal progredire del Coronavirus: all’inizio dell’avventura era qualcosa di lontano e indistinto, man mano che le settimane sono trascorse il virus è arrivato in Italia ed è dilagato, fino a quando la produzione non ha dovuto forzatamente informare i concorrenti di quanto stava accadendo all’esterno.

Tra i concorrenti c’è grande preoccupazione, Fabio Testi (che ha i figli all’estero, tra cui anche un figlio in Cina) è stato sul punto di abbandonare diverse volte e ai vip sono stati recapitati i messaggi delle famiglie per convincerli che a casa loro tutto andava bene. La situazione è però pesante e alla lunga vengono sacrificate anche le dinamiche del gioco.

Gf Vip chiusura anticipata: finale a inizio aprile?

La chiusura del Gf Vip era stata fissata al 27 aprile, giorno della finale: ora però, anche a causa delle richieste dei concorrenti, si potrebbe chiudere in anticipo.

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L’indiscrezione arriva da Blogo: il Gf potrebbe chiudere l’8 aprile invece che il 27, ovviamente se in Casa si dovesse verificare un contagio il programma sarebbe chiuso immediatamente. A Sossio Aruta, che ha chiesto informazioni in merito in confessionale, è stato detto che la questione si sta valutando.

I concorrenti sono ovviamente molto preoccupati ma, a parte questo, immaginiamo che anche la macchina organizzativa intorno al Grande Fratello sia stata ridotta all’osso per motivi di sicurezza.

Per questo anticipare la chiusura di un paio di settimane potrebbe essere decisamente una buona idea: se è vero infatti che servono anche programmi di evasione che aiutino i telespettatori a passare il tempo in isolamento, è altrettanto vero che le notizie filtrate dall’esterno rendono l’atmosfera in casa decisamente diversa e impediscono ai concorrenti di esprimersi come farebbero in tempi più tranquilli.

Intanto i ragazzi della Casa hanno partecipato con grande commozione anche ai flashmob organizzati nelle varie città italiane, dove si è cantato e ballato sui balconi per esprimere solidarietà e speranza.