Il pubblico si è innamorato subito del dottor Fanti (complice forse anche il fascino di Luca Argentero?) e della storia raccontata nella fiction, successa nella realtà ad un medico oggi impegnato in prima linea contro il Covid nel nord Italia

Giovedì 2 aprile andrà in onda su Rai1 la seconda puntata della fiction Rai “Doc – nelle tue mani”: la serie sta avendo un grande successo di pubblico e a quanto pare non ha nulla da invidiare ai più longevi medical drama americani, soprattutto grazie alla versione italiana del “dottor Stranamore”, Luca Argentero, di cui il pubblico è pazzamente innamorato.

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Ma la storia dietro a “Doc” ha anche un altra freccia al suo arco: è tratta da una vicenda vera, che ha visto coinvolto un dottore che tutt’ora esercita la sua professione ed è anzi impegnato in prima linea nelle zone più colpite dal Covid, Pierdante Piccioni.

Doc nelle tue mani anticipazioni seconda puntata

Vista la bravura degli interpreti e il grande appeal della storia, la trama è molto coinvolgente: il dottor Fanti, questo il nome di fantasia scelto per interpretare il protagonista, dopo aver perso la memoria sugli ultimi 12 anni della sua vita deve ricominciare da capo, sul lavoro come nella vita privata.

I due episodi che andranno in onda giovedì 2 aprile sono il terzo e il quarto si intitolano rispettivamente “Niente di personale” e “Una cosa buona che fa male”: nel terzo, il dottor Fanti vive a pieno il rovesciamento di ruoli che lo porta a tornare in reparto con quegli specializzandi che un tempo tormentava, ma stavolta nelle vesti di loro aiutante. Nel frattempo cerca di riconquistare l’ex moglie e di lavorare nel migliore dei modi insieme a Giulia, imprese queste entrambe molto difficili.

Nel quarto episodio Andrea cerca disperatamente di trovare la password della sua mail, un dettaglio non da poco che potrebbe aiutarlo a ricostruire molto della sua vita privata e lavorativa. Chiede aiuto a tutti per farcela, ma a quanto pare c’è qualcuno che rema contro.

Doc nelle tue mani, differenze fra fiction e realtà

Il vero dottor Fanti, che come ricordato si chiama Piedante Piccioni, ha scritto due libri sulla sua storia, “Meno dodici” e “Pronto soccorso”: da questi si evince chiaramente come alcune cose siano state evidentemente romanzate dagli autori della fiction.

Per ora, la differenza che salta all’occhio è la circostanza che porta alla perdita della memoria: nella realtà un incidente, nella fiction un colpo di pistola. Per il resto per ora la storia prosegue con aderenza alla realtà: 12 anni di vuoto, competenze professionali da riacquistare e vita familiare da comprendere da capo.

Nella puntata di Domenica In dove era ospite Luca Argentero, intervistato da Mara Venier, il dottor Piccioni ha voluto mandare un video messaggio, incentrato sulla speranza di superare il drammatico momento sanitario che l’Italia e il mondo stanno vivendo: ” Il mio augurio sia come persona ma anche come medico è che questa serie televisiva trasmessa proprio in questi tempi molto complicati possa essere semplicemente terapeutica. Per mezzo di una delle medicine più potenti che esistano: la speranza”