L’attore romano torna nei panni di un poliziotti disincantato e burbero nella serie crime co-prodotta da Netflix, dove si parla di crimini, ma anche di sentimenti e di integrazione

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Claudio Amendola torna sul piccolo schermo in un ruolo che sembra pensato per lui: un poliziotto solo apparentemente burbero e disincantato, che nasconde sotto il suo sarcasmo tutto romano un grande cuore che batte soprattutto per la figlia ma anche per il lavoro che ama.

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Questo è Carlo Guerrieri, il protagonista di Nero a metà, la serie Rai Fiction – Cattleya in collaborazione con Netflix che andrà in onda dal 19 novembre per sei puntate su Rai 1: un crime all’italiana, che attraversa e fa suoi molti temi diversi. Primo fra tutti, l’integrazione: il partner di Carlo, poliziotto all’antica, è Malik (Miguel Gobbo Diaz), 30 anni, romano di Roma, di colore, sciupafemmine e super tecnologico: le differenze fra i due non si fermano al colore della pelle o all’età, ma investono praticamente ogni campo della vita. Una coppia che sul lavoro, inaspettatamente, mostrerà un affiatamento incredibile.

Una Roma multiculturale, dinamica, ma anche malinconica e decadente come solo chi l’ha vissuta quand’era giovane può immaginarla: questo è lo scenario di Nero a metà, che nel cast vede anche Rosa Diletta Rossi nei panni di Alba, la figlia amatissima di Carlo che è anche un talentuoso medico legale e che sta per andare a convivere con il fidanzato Riccardo (Giulio Cristini); Fortunato Cerlino nei panni dell’amico fraterno Mario Muzo e Angela Finocchiaro in quelli di una geniale professoressa di medicina legale.

Diretta da Marco Pontecorvo, Nero a metà è un crime ricco di colpi di scena ed azione, ma anche di sentimenti, con un filo conduttore “giallo” che attraverserà tutte le puntate e che riguarda la misteriosa scomparsa della moglie di Carlo tanti anni prima.

Non vi sveliamo altro: l’appuntamento con Claudio Amendola e un nuovo personaggio con cui fare innamorare il suo pubblico è per il 19 novembre, in prima serata su Rai1!

foto @ufficio stampa presspress

Claudio Amendola Salvini