La nostra intervista a Stefano Fresi, che interpreterà Salvatore nella fiction Il Nome della Rosa, dal 4 marzo in prima serata su Rai1.

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Il Nome della Rosa, Stefano Fresi: “L’esperienza più straordinaria da quando sono un attore”

Debutta lunedì 4 marzo in prima serata su Rai1 Il Nome della Rosa, la fiction ispirata dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, diretta da Giacomo Battiato con John Turturro e Rupert Everett. Un cast internazionale, che vanta però anche alcuni interpreti nostrani, tra cui Stefano Fresi che interpreta Salvatore.

“Girare questa fiction è stata innanzi tutto una gioia infinita e la realizzazione di un sogno, perché conosco benissimo il libro, ci ho addirittura preparato una tesina sopra. – dichiara Stefano ai nostri microfoni – C’era una sorta di lessico familiare a casa mia attraverso cui si parlava con le frasi del film. Mio padre citava spesso addirittura Salvatore, che è il personaggio che sono stato chiamato a interpretare. Quando mi hanno detto che lo avrei interpretato è stata una mazzata, sono uscito dalla camera del casting dicendo alla mia agente Ma veramente ci hanno offerto questo ruolo?. Che dire? Per me è la realizzazione di un sogno che poi si è ingigantito ancora di più quando siamo andati a Cinecittà a girare. Lì ti ritrovi di fronte a dei mostri sacri, per i quali di solito esci di casa per vedere un film. E invece ti ci ritrovi insieme. Penso che sia l’esperienza più straordinaria da quando faccio questo lavoro”.

Chiediamo poi a Stefano in cosa la fiction si distaccherà dal film omonomo del 1986.

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“Per chi ha avuto la gioia di leggere il libro di Umberto Eco è chiaro che il Medioevo e la storia sono molto protagonisti – ci risponde – nel film invece è molto più protagonista il giallo. Noi avevamo a disposizione 8 ore di girato e quindi è stato possibile ritrovare un certo equilibrio tra questi due aspetti”.

Stefano Fresi, in questo periodo, sta interpretando anche Bottom nello spettacolo teatrale Sogno di una notte di mezza estate diretto da Massimiliano Bruno.

“Bottom e Salvatore sono due personaggi di spessore diverso. – commenta in proposito – Salvatore ha una psicologia molto variegata, ha sofferto tanto e ha una dolcezza e una cattiveria che convivono in lui. Bottom è un cialtrone e parla una lingua con degli inglesismi. Li ho interpretati contemporaneamente, pensa”.

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