Dal 4 marzo su Rai Uno quattro imperdibili appuntamenti con Il nome della rosa, serie TV le cui puntate sono già state vendute anche all’estero.

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La sede Rai di Viale Mazzini a Roma, si è trasformata in un set cinematografico per ospitare l’anteprima mondiale de ‘Il nome della rosa’, serie tv in 4 puntate. Un serie evento che è già stata venduta anche all’estero e che vanta un cast internazionale. A dare volto e voce al frate investigatore è John Turtutto, che ha anche partecipato alla sceneggiatura della serie. Al suo fianco troviamo: Rupert Everett, Michael Emerson, Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi, Greta Scarano, Alessio Boni.

Appuntamento in prima serata su Rai Uno a partire dal 4 marzo, per un serie evento che è già stata venduta anche all’estero.

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Il nome della rosa, serie tv: presentata in anteprima a Roma

Chi ha letto il libro non rimarrà deluso; chi ha visto il film lo dimentichi. John Turturro ci regala un’altra straordinaria interpretazione di Guglielmo Da Baskerville, diversa ma non meno efficace e intensa di quella che fu di Sean Connery.

E’ una veste completamente nuova quella indossata da Il nome della rosa.

“In 8 ore raccontiamo le oltre 500 pagine del libro – spiega ai nostri microfoni il regista Giacomo Battista – E ho cercato di raccontarle con estrema fedeltà e con la stessa passione.”

Ad aiutare Battiato in questa missione, un cast straordinario con cui si è formata un’eccellente alchimia. “Il regista è un po’ come un direttore d’orchestra – ci dice Battiato – Quando la partitura e i musicisti sono eccellenti, l’esecuzione è un successo”.

Nella serie si è cercato di rendere più presente il Medioevo e sono state approfondite figure che nel libro vengono solo citate e raccontate marginalmente. Come quelle interpretate da Alessio Boni e Greta Scarano rispettivamente Dolcino e Margherita.

La Scarano nella serie, interpreta anche il ruolo di Anna, figlia di Margherita. Due facce della stessa medaglia ma molto diverse tra loro.

“Assolutamente diverse si – spiega Greta nella nostra intervista – per interpretarle entrambe, ho fatto un lavoro su ogni centimetro del mio corpo. Dovevo lavorare in maniera diversa su Margherita perché lei è una figura molto spirituale, molto lontana da me; ma ha anche un grande carisma, una grande capacità comunicativa. Ma è anche una donna che lotta per le proprie idee: per l’uguaglianza tra uomo e donna, per il superamento di qualsiasi gerarchia, l’affermazione della libertà degli individui. Per interpretare Anna, ho attinto alla parte più animale di me. Lei va a caccia, pensa al suo sostentamento. Entrambe però sono figure molto forti”.

Il nome della rosa, serie tv: il cast e i personaggi

John Turturro – Guglielmo Da Baskerville
Damian Hardung – Adso da Melk
Rupert Everett – Bernardo Gui
Alessio Boni – Dolcino
Greta Scarano – Margherita / Anna
Fabrizio Bentivoglio – Remigio Da Varagine
Stefano Fresi – Salvatore
Michael Emerson – l’Abate Abbone
James Cosmo – Jorge Da Burgos
Richard Sammel – Malachia Da HildesheimSebastian koch – Barone Di Neuenberg
Corrado Invernizzi – Michele Da Cesena
Tchéky Katyo – Papa Giovanni XXII

Gli altri monaci: Benjamin Stender- Bencio Da Uppsala; Fausto Maria Sciarappa – Nicola Da Morimondo; Leonardo Pazzagli – Adelmo Da Otranto; Maurizio Lombardi – Berengario Da Arundel; Guglielmo Favilla – Venanzio Di Salvemec; Piotor Adamczyk – Severino Da Sant’Emmerano; Roberto Herlitzka – Alinardo.

Il nome della rosa, serie tv: prima puntata

Italia 1327. Il Papa e l’Imperatore sono in guerra. È in gioco la separazione tra Religione e Politica.
Adso, un giovane soldato figlio di un barone tedesco al seguito dell’Imperatore, desidera prendere i voti nonostante suo padre lo voglia soldato. Dopo aver incontrato Guglielmo da Baskerville, un frate francescano colto e intelligente, il ragazzo decide di seguirlo. Guglielmo è diretto a una abbazia benedettina sulle Alpi, famosa per la sua straordinaria biblioteca. Lì si terrà una Disputa sul ruolo della Chiesa, per decidere se debba mantenere potere e ricchezza o farsi povera a imitazione di Cristo e dedicarsi unicamente alla vita spirituale. Quando Guglielmo e Adso arrivano all’abbazia, la trovano in subbuglio per l’assassinio del monaco miniaturista Adelmo. L’Abate chiede a Guglielmo di scoprire il colpevole prima dell’arrivo della delegazione papale guidata dal feroce inquisitore Bernardo Gui. Mentre Guglielmo inizia a indagare e interrogare i monaci, Adso è attratto dalla bellezza di una ragazza occitana dai capelli rossi in fuga dalla guerra nel suo paese, che vive nella foresta attorno all’abbazia.

All’alba del secondo giorno, un altro monaco, Venanzio, viene trovato morto in un barile di sangue di maiale. Le tracce dell’assassino portano dritte alla biblioteca nella grande torre, un labirinto vietato a tutti tranne che al bibliotecario Malachia e al suo assistente Berengario. Guglielmo capisce che il monaco Venanzio è stato avvelenato e gli indizi sembrano indicare Berengario come il possibile assassino. Intanto il brutale inquisitore domenicano Bernardo Gui, diretto all’abbazia con la sua scorta armata, compie un sanguinoso massacro a Pietranera, villaggio considerato rifugio di eretici dolciniani, sterminando la famiglia di Anna.

Anna è la figlia di Dolcino e Margherita, condannati al rogo molti anni prima dallo stesso Bernardo Gui. Dolcino predicava e si batteva con le armi per una Chiesa povera e giusta. Il cellario Remigio e il deforme Salvatore che fabbrica la carta erano stati suoi seguaci e ora si nascondono tra le mura dell’abbazia. Dopo avere trovato nello scriptorium un codice scritto da Venanzio la notte in cui è stato ucciso, Guglielmo decide di sfidare il divieto imposto dall’Abate e di entrare nella biblioteca.

Insieme ad Adso, vagano e si perdono incantati nel labirinto fino a quando il giovane cade in preda a visioni spaventose

Il nome della rosa, serie tv: seconda puntata

Adso è stato vittima di una droga: uno degli stratagemmi per fermare i visitatori indesiderati della biblioteca. Mentre Guglielmo prosegue le indagini, Adso non riesce a resistere al fascino della ragazza occitana e fugge di nuovo nella foresta per incontrarla. Bernardo Gui è ossessionato dal ricordo di Margherita e della sua morte quando Anna cerca di ucciderlo e rimane gravemente ferita nello scontro. All’abbazia, intanto, Guglielmo riesce a decifrare il codice di Venanzio… il sospetto Berengario scompare nel nulla e Remigio sembra sapere più di quanto voglia far intendere. Grazie all’aiuto dell’anziano monaco Alinardo, Guglielmo intuisce che i versi dell’Apocalisse possono essere interpretati come uno schema usato dall’assassino per i suoi omicidi e trova il cadavere del monaco scomparso.

Dunque, Berengario non era il colpevole. L’autopsia stabilisce che la terza vittima è morta annegata, ma Guglielmo scopre delle strane macchie nere sulle dita e sulla lingua di Berengario simili a quelle che aveva già notato sul cadavere di Venanzio. Mentre Salvatore ricorda il momento in cui, molti anni prima, è stato salvato da Remigio e dai dolciniani, la delegazione francescana fa il suo ingresso all’abbazia per unirsi a Guglielmo nella grande Disputa. Durante la notte, Guglielmo e Adso si introducono nuovamente nella spaventosa biblioteca alla ricerca del finis Africae citato nel codice di Venanzio. Guglielmo è convinto che si tratti di una stanza dove si nasconde la chiave dei delitti. Superati ostacoli e trabocchetti, arrivano alla soglia del finis Africae, ma il modo per accedervi è indecifrabile, la sua porta invalicabile. Nella foresta, la ragazza occitana cade in una trappola preparata da Salvatore ma Adso riesce a liberarla. Tra i due ragazzi sboccia l’amore.

Intanto, tra le montagne, Anna insegue Bernardo Gui, malgrado le ferite riportate nello scontro. Anna vuole la vendetta. La delegazione papale irrompe nell’abbazia e Bernardo saluta Guglielmo con uno sguardo di sfida. I due si conoscono dai tempi dell’Inquisizione… E l’odio che si legge negli occhi di Bernardo non promette niente di buono…

Il nome della rosa, serie tv: Terza puntata

Nella foresta, la ragazza occitana trova Anna priva di sensi e cura la sua ferita, rimettendola in forze. All’abbazia, invece, si consuma una cena tesa, in cui tra le due delegazioni emergono ostilità e diffidenza. Bernardo indaga su Remigio. È sicuro di averlo già incontrato in passato. Il cellario confessa a Guglielmo il suo trascorso da dolciniano, ma proclama la sua totale estraneità ai delitti. Il giorno dopo l’arrivo di Bernardo, ha inizio la Disputa in cui si discute il tema cruciale: deve o meno la Chiesa rinunciare a ogni ricchezza? I francescani sanno che il Papa vuole condannare la loro dottrina come eretica. Lo scontro è durissimo e le due delegazioni finiscono per azzuffarsi. Anna, complice la fitta nebbia, travestita da ragazzo si introduce nell’abbazia insieme ai contadini che portano i viveri. Cerca Remigio. Lo trova. Gli chiede di darle le lettere che suo padre Dolcino gli aveva affidato prima di essere catturato e ucciso.

Il bibliotecario Malachia, però, sotto ricatto, le ha già consegnate all’Inquisitore. Ignari di quanto sta succedendo all’abbazia, Adso e la ragazza hanno fatto l’amore nella foresta. L’erborista Severino avvisa Guglielmo di avere trovato uno strano libro nel suo laboratorio e poco dopo viene ucciso. Remigio, credendo che si riferisse alle sue lettere, cerca di riprenderle e si fa sorprendere sul luogo del delitto. Accusato dell’omicidio, viene arrestato dall’Inquisitore e torturato. Guglielmo cerca il libro, ma una distrazione gli impedisce di riconoscerlo e, quando si rende conto dell’errore, il manoscritto è scomparso di nuovo. Salvatore intanto cattura la ragazza occitana e la rinchiude nel mulino dove fabbrica la carta. Nella foresta, Adso insegue il richiamo d’aiuto della ragazza. Riesce a trovarla e lotta con Salvatore per salvarla, ma ha la peggio. Le guardie di Bernardo irrompono nel mulino, arrestando Salvatore e la ragazza con l’accusa di stregoneria.

Il nome della rosa, serie tv: quarta puntata

Arrestando Remigio e processandolo per eresia, Bernardo è riuscito non soltanto a far fallire la Disputa ma a coinvolgere i francescani nella stessa accusa di eresia, condannando la loro visione di una Chiesa povera come fomentatrice di violenza. Malachia, intanto, è riuscito a mettere le mani sul libro e a riportarlo al sicuro nella biblioteca. Bernardo sottopone Remigio a un durissimo processo accusandolo non solo dei delitti commessi da dolciniano, ma anche di quelli avvenuti nell’abbazia. Distrutto dalle torture e sollecitato dalle promesse dell’Inquisitore, Salvatore testimonia contro l’amico che alla fine, stremato ma anche spinto da un furioso sentimento di rivolta, ammette entrambe le accuse e viene condannato al rogo assieme alla ragazza.

Adso non si dà pace per il destino della giovane e chiede a Guglielmo di aiutarla. Anche Anna tenta di liberare i due prigionieri, ma si ferma quando il cellario, in lacrime, le confessa di essere stato lui a tradire i suoi genitori. Durante la messa, improvvisamente, Malachia cade a terra e muore. Gui sembra essersi lasciato convincere da Guglielmo a liberare la ragazza, ma è un inganno: ha deciso che la ucciderà prima dell’alba. Anche se sanno di rischiare la vita, i francescani partono per andare ad Avignone a parlare con il Papa.

Guglielmo, benché sia stato invitato a lasciare l’abbazia il giorno successivo, è deciso ad andare fino in fondo nella sua indagine.

crediti foto@ufficio stampa Fosforopress