Sarà disponibile dal 21 ottobre, su Netflix, la terza stagione di 'Black Mirror', serie tv distopica sugli effetti della tecnologia sull'essere umano: una tecnologia futuristica ma non troppo, che diventa sempre più invadente e nefasta, e come un inquietante Spirito del Natale futuro ci mostra quello che potremmo diventare.

Nel romanzo di Dickens il protagonista aveva la possibilità di cambiare vita e così anche il suo futuro: forse l'abbiamo anche noi, di certo il tempo passa in fretta ed alcune delle visioni di Black Mirror si stanno avverando.

Alcune sono frutto di (incredibili) coincidenze, altre semplicemente del tempo che passa e affina gli strumenti tecnologici a nostra disposizione.

Black Mirror, coincidenze o profezie

Se parliamo di coincidenze disturbanti, non possiamo non citare il primo ministro inglese David Cameron: nel 2015 iniziò a circolare la notizia secondo la quale Cameron avrebbe fatto sesso orale con una testa di maiale morto ai tempi dell'università, come rito iniziatico per entrare in una confraternita. Una voce tanto bizzarra quanto simile al primo episodio di Black Mirror, "Messaggio al primo ministro", dove il premier britannico era costretto a fare sesso con un maiale in diretta tv per evitare l'uccisione di una ragazza presa in ostaggio.

Ma le coincidenze non finiscono qui: c'è chi ha ravvisato una somiglianza rilevante fra Jamie Salter, il comico fallito dell'episodio "Vota Waldo" del 2012, e Beppe Grillo. L'episodio raccontava dell'ascesa politica di un pupazzo per bambini, animato da un comico in disgrazia, che finisce per diventare portavoce del popolo stanco della vecchia politica.

 

Torna da me, chattare con i cari scomparsi oggi è realtà

Ma i punti di contatto fra realtà e Black Mirror non finiscono qui: nel primo episodio della seconda stagione, Torna da me, una ragazza distrutta dalla morte del compagno si lascia affascinare da un programma informatico che basandosi sulle comunicazioni scritte del defunto ne ricrea la personalità e attiva una chat con i suoi cari. Ovviamente la faccenda finirà per sfuggirle di mano, soprattutto quando si farà recapitare una sorta di bambola meccanica in tutto e per tutto uguale al suo fidanzato, animata dall'intelligenza artificiale che ne dovrebbe riprodurre la personalità.

Abbiamo già sentito parlare di testamenti digitali e aggiornamenti postumi delle pagine Facebook di chi non c'è più: è notizia recente il lavoro di una startup russa che, partendo dall'analisi di mail ed sms, crea sessioni di chat proponendo le risposte più plausibili di chi non c'è più. Una somiglianza più che marcata con la trama di Torna da me.

Ricordi pericolosi, l'ossessione umana per i video in tempo reale

I Google Glass sono stati forse un esperimento non propriamente ben riuscito, ma altri ne sono stati fatti sulla loro falsariga: fra qualche mese entreranno in commercio gli occhiali di Snapchat, gli Spectacles, che permetteranno di fare video e condividerli sui social senza neanche tirare fuori lo smartphone. 

La possibilità di fare video istantanei e rivederli continuamente è la storia alla base di "Ricordi pericolosi", terzo episodio della prima stagione di Black Mirror. Qui è un ragazzo, Liam, a sviluppare un'ossessione per i video girati continuamente grazie a microchip inseriti nell'occhio umano.

Il mondo che ci prospetta Black Mirror è il genere di mondo nel quale vorremmo che crescessero i nostri figli?

Forse no, ma forse non siamo più in tempo ad invertire la rotta: per pensarci un po' su, da venerdì ci aspettano altri 6 episodi di Black Mirror, su Netflix.