In attesa di vedere la serie in arrivo su Rai 1 dal 4 marzo, ecco 5 curiosità su ‘Il nome della rosa’ il libro di Umberto Eco. Sapevate che un passo del romanzo è un omaggio a Snoopy?

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Il 4 marzo arriverà su Rai Uno ‘Il nome della rosa’ la serie diretta da Giacomo Battiato e tratta dall’omonimo romanzo di Umberto Eco. In attesa di vedere questa nuova versione televisiva, vi portiamo alla scoperta di 5 curiosità su ‘Il nome della rosa’ il libro. Sapevate ad esempio che c’è un omaggio a Snoopy?!

5 curiosità su ‘Il Nome della Rosa’, il libro che ha ispirato la serie in arrivo su Rai1

Quando si parla de ‘Il nome della Rosa’ nella mente appare l’immagine di Sean Connery vestito da monaco. E’ lui a dare il volto a Guglielmo protagonista della storia, nell’adattamento cinematografico del 1986. Ma preparatevi a soppiantare quell’immagine con lo straordinario volto John Turturro: sarà lui il protagonista dell’omonima serie tv che andrà in onda su Rai Uno dal 4 marzo. Ecco 5 curiosità su Il nome della rosa che forse non sapete.

Sapevate ad esempio che il personaggio di Guglielmo è ispirato a Sherlock Holmes, l’investigatore creato da Arthur Conan Doyle? Ma sono tanti i riferimenti e gli omaggi fatti da Eco all’interno di questo romanzo, che per la verità non era tra i suoi preferiti. Procediamo con ordine.

1- La storia di sviluppa in 7 giornate le cui ore sono scandite dai ritmi della vita monastica. Tale suddivisione è stata usata anche da James Joyce nell’ Ulisse.

2- “Era una bella mattina di fine novembre” Inizia così il Primo Giorno. Non vi ricorda un altro famoso incipit? Umberto Eco omaggiò Snoopy che iniziava tutti i suoi racconti con “Era una notte buia e tempestosa“.

3- Il titolo del libro si deve ad un ‘sondaggio’ che Eco fece tra gli amici. Gli altri titoli cui aveva pensato erano ‘L’abbazia del delitto‘ e ‘Adso da Melk‘.

4- L’abbazia in cui è ambientata la storia, si trova nell’Italia settentrionale, ma è la somma di più complessi che lo scrittore aveva studiato e visitato. E’ ispirata alla Sacra di San Michele (in Piemonte), a quella di San Colombano di Bobbio e a quella di San Gallo in Svizzera.

5- Nel 1978 un amico editore, gli disse che voleva pubblicare una serie di brevi romanzi gialli. Eco declinò la proposta dicendo che se mai avesse scritto un romanzo giallo, sarebbe stato di 500 pagine e come protagonisti avrebbe avuto dei monaci medievali. Due anni dopo, vedrà la sua prima pubblicazione ‘Il nome della rosa’ libro che verrà tradotto in 40 lingue e stampato in 50 milioni di copie. E pensare che a Eco non piaceva.

“Io odio questo libro e spero che anche voi lo odiate. – pare abbia detto lo scrittore – Di romanzi ne ho scritti sei, gli ultimi cinque sono naturalmente i migliori, ma per la legge di Gresham, quello che rimane più famoso è sempre il primo”.

foto@kikapress