Stop alla puzza, al quartiere Salario l’aria si è fatta letteralmente irrespirabile e i cittadini hanno intenzione di far sentire la propria voce. Dopo le denunce degli abitanti, del web e della stampa, il 6 ottobre sarà la piazza a chiedere la chiusura del Tmb Salario.

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Sabato 6 Ottobre a via Salaria (fra via Sambuca Pistoiese e via Cortona), manifestazione “contro il Tmb” dalle 15,30 alle 18,30. possibili difficoltà di circolazione.

Aria irrespirabile nel quartiere: il Tmb Salario è ormai una vera e propria discarica

Maggio 2017: Fanpage.it riprendeva in video la situazione al Tmb Salario dell’Ama e denunciava la condizione disastrosa dell’impianto, sovraccarico di rifiuti. Le esalazioni erano già un problema per gli abitanti della zona, costretti a rimanere chiusi in casa. Le cose ad oggi non sono cambiate: un altro video, sempre realizzato da Fanpage, mostra la situazione dell’impianto il 9 luglio 2018. A causa della saturazione dei rifiuti il Tmb Salario si trasforma in una discarica di rifiuti maleodoranti e tossici. Un pericolo per la salute degli abitanti dei quartieri limitrofi, come Fidene e Villa Spada. L’amministrazione Raggi ha promesso di far chiudere l’impianto entro il 2019. Per ora la situazione sembra immutata.

Soprattutto alla luce di un nuovo sopralluogo, avvenuto il 2 ottobre alla presenza della parlamentare di Liberi e Uguali Rossella Muroni e l’assessore del III Municipio Christian Raimo. Il Tmb Salario, che tratta 3000/4000 rifiuti solidi urbani al giorno, è anche sito di “trasferenza”: un deposito per lo stoccaggio di rifiuti in attesa di destinazione. In media si parla di altre 300/400 tonnellate di rifiuti. Numeri incompatibili con la presenza di abitazioni nei paraggi: gli abitanti chiedono a gran voce la delocalizzazione dei rifiuti e la chiusura dell’impianto.

https://www.facebook.com/christian.raimo.7/posts/10156018196812831

Stop alla puzza: il 6 ottobre cittadini in piazza per far chiudere il Tmb Salario

Sono 40.000 i romani che popolano le zone colpite dai miasmi. L’uso improprio della struttura mette in pericolo la salute degli abitanti e degli operatori Ama che lavorano nell’impianto, che passano le loro giornate in un ambiente che raggiunge anche i 52 gradi.

I cittadini, esasperati dalla situazione e consapevoli dei gravi rischi per la loro salute, hanno deciso di manifestare.

È nato un movimento per opporsi a questa situazione: “Rifiutiamoli”, che marcerà al fianco dei cittadini il 6 ottobre e denuncia così le irregolarità dell’impianto:

In questi anni l’assenza di programmazione tra i vari enti ha prodotto un sistema di gestione perennemente in emergenza con tonnellate di rifiuti in viaggio verso altri Stati, Regioni e in altre città del Lazio. (…) Per anni le ciminiere degli inceneritori – ora spente – hanno bruciato i rifiuti provenienti dal Tmb Salario, garantendo uno smaltimento della produzione di buona parte dell’indifferenziato della Capitale. Ed è proprio da via Salaria che provenivano i carichi di materiale irregolare fatti entrare nei forni degli inceneritori di Colleferro. Una vicenda che ha determinato il sequestro degli impianti nel 2009 e l’apertura di un processo penale, ancora in corso, per traffico illecito dei rifiuti.

L’appuntamento per manifestare è il 6 ottobre di fronte al Tmb Salario, in via Salaria 981.