A distanza di 3 anni dalla chiusura, la Sala Troisi di Trastevere torna a vivere. A ridare vita allo storico cinema Induno è l’associazione Piccolo Cinema America. Ecco tutti i dettagli e le iniziative

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La Sala Troisi riapre dopo anni: i dettagli

Entro la fine di ottobre dovrebbe riaprire uno dei cinema storici della Capitale. Si tratta della Sala Troisi a Trastevere. Ad annunciarlo, carichi di entusiasmo, sono i giovani dell’associazione Piccolo Cinema America, che da tempo combattono per ridare dignità alla storica struttura.

Qualche giorno fa, a Buongiorno Regione, è stato Valerio Carocci – presidente dell’associazione – a raccontare come sta procedendo l’operazione. Tutto è iniziato con un bando pubblicato 3 anni fa e vinto da Piccolo Cinema America. E’ stata necessaria una regolarizzazione urbanistica e catastale della sala. Si è dovuto seguire un iter burocratico ben preciso, ma tutto sta andando per il verso giusto.

La Sala Troisi: la riapertura, i progetti e le novità

La Sala Troisi, chiamata un tempo cinema Induno (per la via in cui è situata), è uno dei cinema storici di Roma. Nel 1997 fu reintitolata a Massimo Troisi, circa 3 anni fa chiuse i battenti e a breve, finalmente, potrà avere una nuova vita.

“La Sala Troisi a livello cinematografico programmerà tutto in versione originale, ha aperto due protocolli di intesa – ha spiegato Carocci – con il WEGIL riaperto dalla Regione Lazio pochi mesi fa e con la scuola Regina Margherita. Inoltre la programmazione cinematografica entrerà in sinergia con un’aula studio interna, da 40 postazioni, che sarà aperta H 24 per consentire agli studenti e a chi attraversa la città di poter studiare anche di notte”.

La Sala Troisi in mano ai giovani

La Sala Troisi è una struttura di proprietà di Roma Capitale, che il Comune ha dato in locazione per i progetti suddetti. Una vera conquista per l’industria cinematografica e per Roma:

“In questo panorama, in cui le sale cinematografiche chiudono – ha infatti sottolineato Valerio Carocci – vedere una sala come la Troisi riaprire e mettersi a disposizione dei romani e non solo è un segnale molto positivo anche per tutta l’industria cinematografica”.

Un segnale di controtendenza, anche perché a guidare le redini di questa iniziativa sono tutti giovani.

“Guardiamo anche alle esperienze nazionali, come il Postmodernissimo di Perugia, il Beltrade di Milano, il CinemaZero di Pordenone, per realizzare dei punti aggregativi e sociali che possano anche, in futuro, collaborare tra di loro”, ha ancora aggiunto Carocci a Buongiorno Regione.

Sala Troisi: i finanziamenti necessari

Le sale cinematografiche come operatori culturali dei territori viventi, in grado di fornire servizi sociali e culturali oltre la programmazione ordinaria. E’ in questa direzione che la Sala Troisi vuole andare attraverso il progetto dell’aula studio, ad esempio, ed altre iniziative legate a questa che, nel futuro, potrebbero essere sviluppate.

Per risistemare la Sala Troisi ci verrà all’incirca un milione di euro. Per ora sono stati raccolti 170mila euro di fondi propri, ci sono 100mila euro di sponsorizzazioni, tra cui una di SIAE sul progetto di digitalizzazione della sala cinematografica, ed è stata fatta richiesta al piano straordinario del MIBACT, per la riattivazione della sale storiche voluto dalla riforma Franceschini, per finanziare il resto dei lavori.

La prima pellicola proiettata alla Sala Troisi potrebbe essere “C’era una volta in America”, come ha anticipato Valerio Carocci. Come quest’ultimo ha dichiarato all’agenzia Dire, lo storico cinema romano potrebbe riaprire il 31 ottobre 2018, in occasione della notte di Halloween.