È polemica per il manifesto di Citizen Go apparso sulla Cristoforo Colombo: raffigurato un enorme feto femminile stilizzato con un fiocco rosa in testa, accompagnato dallo slogan “Lei si candida a nascere, dalle fiducia!”

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Il grande manifesto di Citizen Go apparso sulla facciata dell’Ex Fiera di Roma, lato Via Cristoforo Colombo, ha sollevato diverse polemiche. Ce c’è un altro, più piccolo, poco distante dal primo. Entrambi recano l’immagine di un feto con un grande fiocco rosa in testa e la scritta “Lei si candida a nascere: dalle fiducia”.

Si tratta di una iniziativa di propaganda elettorale in vista delle prossime europee – il 26 Maggio – e invita a sostenere i candidati che “difenderanno il diritto alla vita nell’unione europea” schierandosi contro la legge 194. Questa affissione arriva dopo quella su via Tiburtina, in cui il movimento Citizen Go invitava la giovane attivista svedese Greta Thunberg ad occuparsi dei “cuccioli d’uomo”.

Già lo scorso anno erano apparsi dei cartelloni simili: una iniziativa di ProVita e Generazione Famiglia. In quei manifesti si sosteneva che l’aborto fosse “la prima causa di femminicidio del mondo”. Dal web giunse un appello alla sindaca Virginia Raggi per la rimozione delle affissioni. Anche in questa occasione il Campidoglio sta procedendo a tutte le verifiche opportune.

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Polemiche al municipio VIII per il manifesto CitizenGo

Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII, si è schierato contro i manifesti antiabortisti di Citizen Go rilasciando la seguente nota:

“È urgente la rimozione di questa aberrante pubblicità e che vengano definitivamente diffidate formalmente dal Campidoglio nuove campagne delle associazioni promotrici di queste campagne pro-odio: a Roma non sono benvenute. La Raggi intervenga immediatamente perché si elimini questo insulto alla città e alla nostra comunità, che pretende piuttosto finalmente nuovi servizi e la difesa degli spazi e dei diritti delle donne”.

Pronta la replica degli esponenti di centro-destra Franco Federici e Raffaella Rosati che ritengono la questione secondaria rispetto ad altre tematiche sul territorio.

La questione si sta dibattendo anche sul web: ecco un post contro i manifesti di Citizen Go