Perchè a Roma no e a Torino si? La domanda sta rimbalzando sui social dopo l’approvazione di Beppe Grillo ad una nuova edizione delle Olimpiadi Invernali da tenersi a Torino nel 2026. Ecco come la pensano gli utenti

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La candidatura della città di Torino ad ospitare le Olimpiadi 2026 è una bella notizia per lo sport italiano, che potrà vedere ancora una volta i Giochi Invernali nella città piemontese. Tuttavia, c’è qualcuno che non l’ha presa così bene: i cittadini romani! La domanda che rincorre è “per le Olimpiadi no a Roma e si a Torino, perché?”

No alle Olimpiadi a Roma, ma le opere incompiute non finiscono qui! Guarda….

A giustificarla c’è anche il fatto che la città della Mole, come la Capitale, è amministrata da una giunta del Movimento 5 Stelle, che aveva bocciato con decisione la candidatura di Roma ai Giochi del 2024.

Per le Olimpiadi no a Roma e si a Torino: ecco i motivi di Beppe Grillo

A cambiare rotta, è stato il leader maximo dei pentastellati, il fondatore e garante Beppe Grillo, che ha dichiarato: “Dobbiamo provare a ideare un’Olimpiade diversa, un’Olimpiade sostenibile. Non possiamo perdere l’opportunità di dimostrare che il Movimento sa raccogliere le sfide e provare a gestire cose complicate”.

Ma se la candidatura capitolina era vista come uno spreco di denaro pubblico, cosa sarà cambiato su Torino per vederla come “una opportunità da non perdere”? E, soprattutto, come l’avranno presa i cittadini delle due città?

Per le Olimpiadi no a Roma e si a Torino: come la pensa il web

C’è chi la prende con ironia, dicendo che i cinquestelle, “dopo la dieta, sperimentano anche le Olimpiadi a zone”. E chi invece chiede scusa a Roma per questo cambio di opinione…

Non mancano tuttavia i sostenitori del messaggio di Grillo, che dichiarano che tutto dipenderebbe dal fatto che a Roma c’è stata Mafia Capitale, mentre a Torino no, oltre al fatto che il capoluogo piemontese disporrebbe già di una serie di strutture adatte ad ospitare i giochi.

Tuttavia, il dibattito impazza sul webGrillo ha usato due pesi e due misure? Oppure ha ragione da vendere nell’approvare i giochi di Torino a discapito di Roma? O forse, come propone qualcuno, semplicemente non si fida dell’operato di Virginia Raggi?