Le guardie svizzere del Vaticano hanno iniziato a sostituire i loro tradizionali elmetti in ghisa con quelli realizzati con una stampante 3D!

loading

Nuovo look per le Guardie Svizzere, che dicono addio agli elmetti in ghisa. Gli uomini dell’esercito più piccolo del mondo al servizio del Papa in Vaticano continueranno a vestire la storica uniforme ed a avere il tradizionale copricapo. Quest’ultimo però sarà realizzato in Pvc.

Nuovi elmetti per le guardie svizzere: la tecnologia

I nuovi elmetti delle Guardie Svizzere sono frutto delle più recenti innovazioni tecnologiche che sfruttano la stampa 3D. L’ingegnere svizzero Peter Portmann ha sviluppato il progetto dei più moderni e funzionali copricapi. Una azienda specializzata, la 3D-Protoyp, anch’essa con sede in terra elvetica, provvederà a realizzarli.

Questa soluzione altamente innovativa riduce i tempi di fabbricazione: il vecchio elmetto in ghisa veniva forgiato a mano in Austria e realizzarlo richiedeva fino a 130 ore, mentre con la stampante tridimensionale la forma del copricapo viene creata in un sesto del tempo.

Per il 2019, sono stati ordinati circa 150 elmetti. Il primo lotto composto da 98 copricapo è già arrivato in Vaticano a fine gennaio.

Nuovi elmetti per le guardie svizzere: le caratteristiche

L’obbiettivo di questo “restyling” degli elmetti delle Guardie Svizzere è in realtà estremamente pratico: un elmetto più comodo, confortevole e fresco renderà meno dure le lunghe ore di guardia, soprattutto nei periodi più caldi.

Innanzitutto, sono più leggeri dei precedenti copricapo metallici: pesano solo 570 grammi. Inoltre sono più confortevoli perché resistenti ai raggi UV e dotati di fori che ne garantiscono la ventilazione.

Data la riduzione dei tempi di realizzazione e il materiale impiegato – plastica, appunto – i nuovi elmetti delle Guardie Svizzere risultano anche molto più economici dei precedenti. Il prezzo per una unità, quasi dimezzato, si aggira intorno agli 880 euro.

Mantenuto invece il design che resta simile all’originale: la differenza sarà solo nell’aggiunta dello stemma di Papa Giulio II, fondatore dell’esercito.

Nuovi elmetti per le guardie svizzere: e l’uniforme?

I nuovi elmetti hanno portato una ventata di novità per le Guardie Svizzere, il corpo armato dello Stato Pontificio che da più di 500 anni protegge il Papa, sorveglia il Vaticano, presiede ai riti e alle cerimonie nel rispetto delle più antiche tradizioni.

Si racconta che l’uniforme delle Guardie Svizzere, inconfondibile nei suoi colori blu, rosso e oro con dei distinti tratti rinascimentali, sia stata disegnata da Michelangelo.

L’artista, in effetti, all’arrivo del primo contingente di soldati si trovava a Roma, ma la circostanza non basta a confermare quella che nel tempo ha assunto i tratti di una leggenda. L’attuale uniforme è frutto di un progetto concepito nel 1914 dal comandante Jules Repond.

Piazza San Pietro