Il nuovo intervento urbano firmato Antonino Perrotta in arte Attorrep ritrae il celebre scatto fotografico dedicato ai più importanti magistrati antimafia della nostra storia: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, a commemorare una vicenda immortale nel trentesimo anniversario dalla loro scomparsa.

È la rappresentazione di un’istantanea, rimasta nell’immaginario collettivo, a riprendere un momento intimo, un affettuoso scambio di sguardi dal quale emerge l’intesa tuttora vivida e tangibile tra i due amici, ancor prima che colleghi, seduti vicini e sorridenti durante un evento pubblico svoltosi solo due mesi prima dell’attentato a Falcone (23 maggio 1992), di poco precedente quello contro Borsellino (19 luglio 1992).

“Siamo Vivi”. Si racconta che una sera, Paolo Borsellino, per stemperare la tensione dopo una giornata di lavoro vissuta assieme all’amico e collega Giovani Falcone, lo guardò serio e gli disse “Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua morte: «Ci sono tante teste di minchia, teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello… Quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero… Ma oggi signori e signore, davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti… Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge»” (P. Borsellino a G. Falcone).

Voluto dall’amministrazione comunale di Vietri di Potenza per il progetto “I muri della legalità”, “Siamo Vivi” è il titolo del nuovo murale che Antonino Perrotta ha realizzato per il piccolo borgo lucano nell’ambito del festival itinerante d’arte urbana OSA Around, che porta l’Operazione Street Art e le avanguardie artistiche del settore in giro per il sud Italia.

Un’immagine dal valore simbolico inestimabile, emblema di una terra che anela rinascita e lotta reagendo contro la logica mafiosa. L’opera è una riflessione del noto street artist calabrese, artista ma anche direttore artistico e ideatore del festival OSA Around, promosso tramite la sua Associazione Culturale Haz Art, con il quale si propone di continuare il lavoro iniziato con OSA – Operazione Street Art, l’originaria kermesse nata nel 2017 nel suo paese natio, Diamante, la Città dei Murales (CS).

Attraverso i suoi lavori, contraddistinti dall’iper-realismo dei soggetti e dai colori intensi, sapientemente mescolati e sfumati, Perrotta ha dedicato la sua carriera artistica affrontando tematiche legate al rispetto dell’ambiente e dell’appartenenza alla propria terra, in una connessione con il nostro passato storico, volta a promuovere esempi di purezza e legalità.

La forma estetica si plasma con quella sociale e ideale nei suoi murales che ripercorrono la topografia dei luoghi, unendosi con le peculiarità architettoniche e urbanistiche nonché con gli elementi morfologici e paesaggistici dei posti in cui ha dipinto.

Dalle più importanti città d’Italia ai piccoli borghi ricchi di storia e tradizione, fino a varcare le soglie dell’Europa, il respiro internazionale dei suoi lavori diventa una ventata di rara bellezza intrisa di umanità.

Grazie ad Haz Art e col progetto OSA, si è distinto sin da subito proponendo attività di riqualificazione e rigenerazione urbana attraverso questa particolare forma d’arte, collaborando con i principali street artist del panorama nazionale ed europeo (tra cui Pablo Atchugarry e Baruch Kadmon, Sfhir, Man ò Matic , Solo, Diamond) e stringendo collaborazioni con importanti festival del settore, come Manufactory Project (Comacchio, Ferrara), Graffitea (Cheste, Spagna), Biennale MArteLive (Roma), Serpis Urban Art (Gandìa, Spagna).

Portando avanti il concetto di muralismo, inteso come percorso di rigenerazione dell’arte pubblica contemporanea e di rivalutazione del territorio, OSA intende aprire un dialogo tra arte e architettura, tra spazio e ambiente, allo scopo di riscoprirne i luoghi, esaltandone la bellezza attraverso l’integrazione della street art nel complesso artistico di città e borghi del sud Italia.