La Basilica fu fondata nel 336 da papa Marco nel luogo dove, secondo la tradizione, San Marco Evangelista avrebbe vissuto nel suo soggiorno romano intorno al 41 d.C. La chiesa fu restaurata nel secolo VIII e quasi interamente ricostruita nel IX con decorazioni e mosaici che ancora oggi si conservano. Nella seconda metà del XV secolo, il cardinale veneziano Pietro Barbo, poi papa Paolo II, desideroso di valorizzare il proprio palazzo (Palazzo Venezia) costruito accanto alla chiesa, la modificò nelle forme attuali e ne fece la chiesa dei veneziani a Roma. Numerosi interventi e restauri si sono succeduti nel tempo e la chiesa presenta oggi lo stile tipico del tardo barocco romano. Negli anni 50 del secolo scorso, durante lavori di bonifica, vennero alla luce resti di due chiese più antiche: quella paleocristiana di Papa Marco e quella del V-VI secolo costruita probabilmente dopo che un incendio distrusse l’edificio marciano. Le campagne di scavi hanno portato alla luce notevoli testimonianze del cosiddetto Titulus Marci che potremo visitare grazie ad un permesso straordinario che ci consentirà di accedere anche alla Sacrestia. In questo locale, fra armadi settecenteschi e dipinti di grande suggestione, è custodito l’altare voluto dal cardinale Marco Barbo: una pregevolissima opera di scultura quattrocentesca eseguita da Mino da Fiesole con l’aiuto dello scultore e architetto istriano Giovanni Dalmata. La visita si conclude nello splendido “Giardino Ritrovato” l’ex cortile del Palazzo di Paolo II, dal 2016 restituito a giardino pubblico.